“La vittoria contro il Palermo segna un altro passo importante nella nostra stagione, il risultato netto non deve fare pensare che sia stato facile, ricordando i precedenti degli anni passati. Siamo rimasti in testa alla classifica con una partita in meno da giocare, e abbiamo assorbito bene la lunga sosta. E’ un momento molto positivo e per farlo rimanere tale dobbiamo continuare a pensare che non abbiamo ancora fatto nulla, e giocare con la stessa fame con cui abbiamo voluto la partita di ieri”.
\r\nTornando sul suo futuro, Alex ha poi ribadito:\r\n
“E’ talmente bello questo momento con la Juve prima in campionato che non vedo perché dobbiamo pensare al mio futuro. Il futuro è sabato, non voglio pensare a cosa accadrà da giugno in poi. E’ innegabile però che in panchina si soffre, perché ho ancora il fuoco dentro. Quanto gioco, però, non cambia il fatto che io sia capitano di questa squadra, come i miei compagni hanno sempre ribadito. Molti hanno strabuzzato gli occhi quando ho detto che avrei giocato fino a 40 anni, così mi sono ricreduto, dovrò continuare fino a 42… Non voglio pensare a quello che farò da giungo in poi, penso a me da qui a giugno e basta – ha spiegato – . Mio fratello si occupa del mio futuro, saranno problemi suoi. Io non sto cercando nulla, voglio solo godermi ogni singolo momento con la Juventus da qui alla fine e poi vediamo cosa accade”.
\r\nInevitabile la battuta finale su Calciopoli:\r\n
”Per me l’unica certezza è il campo, è solo lui il vero giudice, anche se questa parola non mi piace. Il resto spetta a presidenti, avvocati e federazione. Ho risposto non so quante volte a queste domande, non voglio essere noioso e ripetitivo, sono cose che mi riguardano fino a un certo punto, a me interessa quello che ho fatto in campo con avversari e compagni”.