Tredici gol all’attivo con il Sydney, Alessandro Del Piero ovviamente ha sempre in mente l’Italia e la sua Juventus. Finito in Australia per chiudere la carriera, Pinturicchio non rinnega nulla del suo recente passato: “L’Italia è il mio Paese, mi manca, ma non vivo il trauma del distacco perché in Australia sto bene, e perché so che tornerò. Quello che non mi manca è una certa aggressività e maleducazione che purtroppo trovo molto diffusa non solo ma anche nel mondo del calcio, che poi è il mio mondo”, ha detto Alex in un’intervista concessa oggi al ‘Corriere dello Sport’.\r\n\r\n“Qui mi hanno accolto con grande entusiasmo e passione, c’è grande voglia di calcio e in generale c’è grande rispetto e amore per lo sport e per i suoi campioni”, ha proseguito l’ex capitano della Juve, che ha ammesso anche i recenti contatti con il Flamengo. “Parliamo di una squadra fantastica come il Flamengo e di una nazione come il Brasile, non posso dire che non ci abbia pensato almeno un po’… Ma io non ho detto no al Flamengo, ho detto sì al Sydney, è diverso”.\r\n\r\nAndando via dalla Juventus, chiese che non venisse ritirata la maglia numero 10. Del Piero ne è convinto più che mai oggi: “Il numero dieci è una categoria di giocatore, non è un numero di maglia. Per me è il giocatore che accende la passione e la fantasia della gente. Che poi è il bello del calcio. Ho sempre detto quello che penso: ritengo giusto che un bimbo oggi possa sognare di indossare quella maglia domani. Come ho fatto io, come hanno fatto altri prima di me. E mi auguro che qualcuno che lo meriti possa realizzare quel sogno. Sono sicuro che quando sarà il momento giusto, tutto questo accadrà”.\r\n\r\nParlando del calciomercato della Juventus, c’è chi ha fatto notare spesso nei mesi scorsi, come sia stato dato il benservito a Del Piero per poi prendere Anelka. “Non voglio giudicare l’arrivo di Anelka. Spero che faccia tanti goal per la Juventus. Di certo io non avrei mai lasciato i tifosi bianconeri – puntualizza Del Piero – Ma credo che in fondo non ci siamo mai lasciati. La Juve è una squadra che ha dimostrato di saper andare oltre le aspettative, fin dall’anno scorso, quando abbiamo vinto lo Scudetto. Pogba? Mi auguro che si conservi come me lo raccontano, è un grande talento, avrà modo di dimostrarlo come sta già facendo. E’ la testimonianza che se uno è buono, può giocare fin da giovanissimo”.\r\n \r\nInfine, una battuta sul suo addio alla Juventus e al popolo bianconero: “Riguardo spesso le immagini dell’ultima gara contro l’Atalanta, perché spesso le rimandano in onda. Ma non ho bisogno di rivederle per ripensare a quello che ho provato, quello che i tifosi mi hanno regalato. Qualcosa che va oltre tutto: i goal, le vittorie, vale più di tutto”, conclude Alex.