Mattia De Sciglio è finalmente tornato il calciatore che aveva sorpreso tutti al debutto in Serie A. Si tratta di un’altra scommessa vinta da Massimiliano Allegri, che in estate era stato molto criticato per l’aver voluto a tutti i costi alla Juventus il suo pupillo. Considerato che l’operazione è avvenuta negli stessi giorni in cui il Milan prelevava dalla Signora un certo Leonardo Bonucci, l’equazione dei media e di tanti tifosi è stata semplice. “Al Milan un campione, alla Juve un pacco” è stato più o meno il commento di tanti “esperti”. Il campo, invece, unico giudice inappellabile, sta dicendo qualcosa di diverso.
Innanzitutto che qualcuno deve chiedere scusa ad Allegri, che si conferma oltre che un grande intenditore di calcio, un motivatore come se ne trovano pochi in giro. Si è scritto in lungo e in largo che la Juventus avesse preso un calciatore giovane ma già logoro fisicamente, oltre che molto fragile mentalmente. Le recenti partite contro Barcellona, Sporting Lisbona, Napoli, Inter e anche Bologna, hanno invece restituito alla Vecchia Signora e al calcio italiano in generale, un terzino rigenerato.
Complice il concomitante infortunio di Stephan Lichtsteiner, De Sciglio è ormai il titolare incontrastato della corsia destra e rischia addirittura di essere un rimpianto per il Milan di Fassone e Mirabelli. Sì, perché con 12 milioni spesi per il terzino, i dati dicono che la difesa della Juventus sta andando meglio rispetto al recente passato, mentre quella del Milan, con i 40 milioni spesi per Bonucci (cui si devono aggiungere anche i 20 di Musacchio) sta andando molto peggio. Insomma, dopo 17 giornate (la considerazione è infatti parziale e i conti definitivi si faranno come sempre a maggio/giugno), l’affare sembra averlo fatto la Juventus e anche i tifosi bianconeri stanno imparando ad amarlo e supportarlo.