Complimenti anche al Napoli, ma ormai i demeriti della Juve sono ampiamente superiori ai meriti di qualsiasi avversario. Quella bianconera non è più una squadra, non è più niente. La Juve è a pezzi e ogni avversario passeggia perché appare sempre più in forma. Sotto accusa ci sono la preparazione e la clamorosa catena di infortuni che ha mietuto la sessantesima vittima: Poulsen. Ieri la squadra di Zaccheroni, pur graziata da un rigore fallito da Hamsik, ha continuato a subire fino a soccombere. Pazzeschi gli errori di Camoranesi, Grosso, Manninger, Zebina ma possiamo citarli tutti, serve a poco fare l’elenco dei giocatori imbrocchitisi strada facendo. Noi diciamo solo basta allo scempio! Comprendiamo lo sciopero dei tifosi ormai stufi di assistere a continue mortificazioni: hanno ragione e lo esprimono in maniera civile.\r\nIl clamoroso silenzio della proprietà, invece, è talmente assordante da risultare incomprensibile. La società è ormai alla deriva: non possono questi uomini riproporre un qualsiasi progetto di rilancio. Le responsabilità sono di Blanc, Secco e adesso anche di Bettega. Saranno pure abbattuti, preoccupati, nervosi, ma il disastro lo hanno creato loro: la Juve è drammaticamente fuori da tutto e bisogna ringraziare il cielo per aver già raggiunto la quota salvezza, altrimenti gli scenari sarebbero stati ancora peggiori. C’è da vergognarsi perché nella storia bianconera non si è mai vissuto un punto più basso. Bisognerebbe avere la capacità di prenderne atto e di pretendere, sì pretendere, l’arrivo di gente capace. Il resto è Napoli che vola e aggancia i bianconeri. Complimenti alla squadra di Mazzarri.\r\n\r\n(Visita il blog del direttore di Tuttosport)