De Paola: “Juventus, giusto crederci”

La Juventus ha lavorato tantissimo e in breve tempo. Il club bianconero, nel giro di due mesi ha cambiato la società, lo staff tecnico, lo staff me­dico. Ha ceduto giocatori come Camoranesi (2,5 mi­lioni di ingaggio), Poulsen (3), Trezeguet (4,8), Zebi­na (3). Sono rimasti solo Grosso e Salihamidzic che non verranno reintegrati e si alleneranno a parte.\r\nGli acquisti sono stati undici (una intera squadra): Bonucci, Krasic, Aquilani, Storari, Lanzafame, Martinez, Motta, Pepe, Quagliarella, Traorè e Ri­naudo. Attorno a Diego si è consumata una discus­sione tecnica molto accesa (anche fra i tifosi) perché il brasiliano, per quanto dotato di buone qualità tec­niche, non riusciva ad adattarsi alle idee tattiche dell’allenatore. In ogni caso, onde evitare equivoci, è stata presa una decisione rapida.\r\nRicordiamo che la mancata qualificazione Cham­pions della scorsa stagione ha comportato una per­dita valutabile fra i 20 e i 30 milioni. Dire che Ma­rotta e Paratici abbiano fatto salti mortali per coniu­gare costi e qualità, entrate e uscite sarebbe ridutti­vo per il lavoro compiuto. Ora in molti si sbizzarri­scono in pronostici negativi per il prossimo campio­nato. Quarto posto, quinto, settimo e via di seguito. Altri giudicano la Juve non ancora competitiva con Inter, Milan e Roma. Può darsi. Come è lampante che la Juve abbia deluso alla prima partita contro il Bari. Ma è anche vero che non si può assembla­re una squadra nuova in quattro giorni. E’manca­ta la ciliegina, il grosso colpo, l’attaccante di grido. Sicuro, ma la rivoluzione continuerà anche l’anno prossimo quando verrà inaugurato il nuovo sta­dio. Questa Juve ha concluso la strada del risana­mento e imboccato la via della rinascita. Va segui­ta, non stroncata.\r\n\r\nDi Paolo De Paola – Visita il blog del direttore di Tuttosport