De Paola: “Juventus, basta autogol. Servono investimenti”

Compito di un giornale è anche riportare l’umo­re dei propri lettori e, in questo momento, chi ha a cuore la Juve è molto disorientato. Soprattut­to non capisce l’immobilismo di una società che ha provveduto a una forte rivoluzione durante l’esta­te e che rischia di sciupare tutto adesso. Il popolo ju­ventino non afferra perché vengano negati quegli in­vestimenti necessari per consentire un salto di qua­lità. Il minimo perraggiungere la Champions. I tifo­si hanno ben compreso il fair play finanziario e il nuovo corso varato da Andrea Agnelli, ma se poi la realtà si rivela diversa da quella che è stata prospet­tata allora bisogna ricordare che la pazienza ha un limite perché un “progetto” era già stato allestito dopo il 2006 ed era andato in fumo per i ben noti problemi di incompetenza e disorganizzazione: un secondo flop sarebbe molto più difficile da digerire.\r\n\r\nIl rischio è che poco alla volta l’enorme credito con­cesso alla nuova dirigenza si eroda con il passare delle giornate e delle delusioni. In prima linea ades­so c’è l’allenatore, costretto ad arrangiarsi con quel­lo che ha, subito dietro c’è Marotta il quale mostra ancora molta fiducia e spera di fare le nozze con i fi­chi secchi che in questo momento gli mette a dispo­sizione la società. E sinceramente ci appare incom­prensibile la ferrea decisione di non effettuare inve­stimenti a gennaio in confronto al pericolo di perde­re l’obiettivo vitale di approdare in Champions nel nuovo stadio. Insomma, sarebbe un autogol.\r\n\r\nLo sosteniamo ben sapendo tutte le dinamiche fi­nanziarie che la Juve si è imposta e che nulla han­no a che vedere con un ridimensionamento. Anzi, ma qui i casi sono due: o la Juve è sicura di quello che ha tra le mani adesso, o siamo davanti a una cla­morosa sottovalutazione del problema.\r\n\r\n(Di Paolo de Paola – Visita il blog del direttore di Tuttosport)