De Ligt non gioca da 4 partite, ma la Juve continua a prendere gol

Sembrava fosse la causa di molti dei mali difensivi della Juventus, ma Matthijs de Ligt non gioca da 4 partite e i bianconeri hanno preso 1,5 gol a gara

Sembrava fosse tutta colpa di Matthijs de Ligt, invece… Nelle passate settimane il giovane centrale olandese è stato spesso accusato di non essere ancora entrato nei meccanismi difensivi della Juventus e di commettere tanti errori. La necessità di tempo per l’ex Ajax, combinata con l’assenza di capitan Giorgio Chiellini, secondo molti addetti ai lavori, avrebbe spiegato l’alta percentuale di gol subiti dalla Juve in questa prima parte di stagione. De Ligt, però, non gioca da quattro partite e le cose non sono andate affatto meglio con ben sei gol subiti dalla squadra allenata da Maurizio Sarri.

L’olandese non è stato convocato contro il Bayer Leverkusen per recuperare la forma migliore, ma da quella partita Merih Demiral gli ha sostanzialmente preso il posto. De Ligt ha infatti guardato la partita dalla panchina contro Udinese, Sampdoria e Lazio (Supercoppa), perché Maurizio Sarri ha voluto “premiare”, per sua stessa ammissione, l’energia positiva sprigionata dal turco in allenamento. Un’energia positiva che però non è bastata per evitare alla Juve di subire un media di 1,5 gol a partita. Precisiamo, Demiral è stato uno dei meno peggio in queste uscite, seppur con qualche sbavatura, ma sta di fatto che ogni discorso fatto prima va rivisto.

Raiola sorpreso dalle 4 esclusioni di de Ligt

Se è vero che de Ligt abbia bisogno ancora di tempo per inserirsi appieno nei meccanismi difensivi di Sarri, è altrettanto vero che gli sono state imputate colpe a torto, soprattutto nel match di campionato contro la Lazio. Alla ripresa degli allenamenti, il prossimo 30 dicembre, a Sarri spetterà il compito di rigenerare l’olandesino pagato qualcosa come 75 milioni di euro, il cui agente Mino Raiola non ha affatto gradito le quattro esclusioni di fila. E si sa che l’agente italo-olandese è uno che non le manda a dire quando le cose non vanno come ha previsto.