Davids: “Onorato se mi dessero la stella. Ho dato tutto per la Juventus”

In principio la stella numero 50 all’interno del nuovo stadio della Vecchia Signora era stata dedicata a Zibì Boniek. In tempi e modi poco chiari, tanto che la stessa Juventus ha deciso di resettare l’assegnazione e di far votare nuovamente i itifosi bianconeri per scegliere il nuovo campione cui affidare la stella. Tra i favoriti, c’è Edgar Davids, il “pitbull olandese” che i tifosi bianconeri faranno davvero fatica a dimenticare. E proprio l’ex Milan e Inter è stato contattato da ‘Goal.com’ per dire la sua sull’iniziativa ‘Accendi una stella’ della Juventus: ecco uno stralcio dell’intervista.\r\n\r\nAllora Edgar, avrai sentito della recente polemiche tra i tifosi sull’iniziativa e sulla scelta delle stelle del nuovo stadio: i tifosi della Juve non gradivano Boniek e hanno spinto per la sua sostituzione. Tra i nomi più gettonati, ora, c’è Edgar Davids: che effetto ti fa?\r\n“Sono ovviamente orgoglioso che i tifosi si ricordino di quanto ho fatto in passato e lo apprezzino ancora oggi. E’ naturalmente una bella cosa, che mi rende felice”.\r\n\r\nChe effetto ti ha fatto, però, non essere stato incluso fin da subito tra i 50 eletti? \r\n“A dire la verità, un po’ mi è dispiaciuto. Tutti sanno che ho dato più del 200% per la Juve e mi considero ancora oggi uno juventino doc”.\r\n\r\nPerchè credi di meritare meritare uno spazio nel nuovo stadio?\r\n“I tifosi hanno scelto le stelle, sceglieranno anche l’ultima e se loro pensano che non abbia fatto abbastanza per meritare un posto tra i prescelti, devo accettare la decisione. Ma questo – ci tengo a sottolinearlo – non significa che amerò meno un club che mi ha dato tanto e che ancora oggi ha uno spazio speciale nel mio cuore”.\r\n\r\nCosa ti ha lasciato la Juve dentro?\r\n“Ricordi indelebili e insegnamenti indimenticabili, da trasmettere ai giovani per far capire loro la cultura del lavoro e del successo. Se, poi, penso al mio rapporto coi tifosi, beh, ancora adesso mi vengono i brividi. Quando sento cantare la mia canzone, mi scoppia il cuore”.\r\n\r\nE tu, invece, cosa credi di aver dato alla Juve?\r\n“Semplicemente tutto me stesso”.\r\n\r\nSegui ancora la Juventus?\r\n“Certo che sì, seguo tutto, chiedo sempre i risultati e come se la passano i giocatori della mia ex squadra. Seguo sui siti e appena ho la possibilità leggo i quotidiani italiani per informarmi”.\r\n\r\nTi piacerebbe un giorno tornare a Torino e lavorare nella Juve? Magari con il settore giovanile? \r\n“Io sono sempre a disposizione delle squadre nelle quali ho giocato e ovviamente soprattutto di un club come la Juve. Sarei onorato di poter essere d’aiuto per la società e lo farei in qualsiasi modo se mi fosse concessa questa opportunità”.\r\n\r\nQual è il ricordo più bello che ti porti dentro dell’esperienza juventina?\r\n“Ricordo ogni vittoria come se fosse ieri e – con molto piacere e un po’ di nostalgia – anche gli incontri con il Signor Agnelli”.\r\n\r\n