Davide Lanzafame (23 anni da compiere) è stato ceduto in comproprietà dalla Juventus al Palermo nell’estate del 2008 nell’ambito dell’operazione Amauri per 2.5 milioni di euro (metà cartellino). Contestualmente, però, il club bianconero ha strappato un diritto di risolvere la compartecipazione entro la stagione 2009/10 pagando una somma di 6.5 milioni di euro ai rosanero. Fattore importante questo, perchè ad ogni modo, se non a gennaio, comunque a giugno la Juventus potrebbe far rientrare alla base il ragazzo per una cifra già prestabilita.\r\nDopo le difficoltà trovate dal giocatore nella prima parte della stagione 2008/09, il 22 dicembre 2008 la Juve e Palermo hanno consensualmente ceduto il giocatore in prestito “secco” al Bari, in B, con Antonio Conte in panca. In Puglia il ragazzo si è rigenerato, tornando a proporsi come giovane di prospettiva. Questa estate, infine, è arrivato un altro prestito secco al Parma, seguito ad un rinnovo dell’accordo di compartecipazione tra Juventus e Palermo.\r\nLa situazione attuale è piuttosto semplice. Il Parma ha acquisito il diritto a godere delle prestazioni del calciatore fino al giugno 2010. Nessuno può in alcun modo privare il Parma del giocatore fino ad allora, se non chiedendolo e trattando. Per far terminare il prestito, la Juventus dovrebbe ottenere inoltre anche il consenso del Palermo.\r\nSecondo speculazioni, dopo una lunga trattativa, il no definitivo è arrivato questa mattina allo stadio Tardini di Parma dopo l’ultimo incontro fra il direttore sportivo della Juventus Alessio Secco, i dirigenti del Parma Ghirardi, Leonardi e Preiti e lo stesso giocatore. L’accordo non si è nemmeno concretizzato sulla possibile cessione al Parma di metà del cartellino del portiere Antonio Mirante (in comproprietà libera tra la Juventus e la Sampdoria, e in prestito secco al Parma).\r\nA giugno, dunque, Davide Lanzafame tornerà in comproprietà tra Juventus e Palermo, e Antonio Mirante tornerà in comproprietà tra Sampdoria e Juventus. A quel punto, le società dovrebbero trattare le loro situazioni risolvendo o in maniera “amichevole” tramite accordi (o di cessione definitiva, o di rinnovo comproprietà), oppure andando alle famosissime buste.\r\n
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