Danilo: “Pirlo come Guardiola e vi spiego perché”

Danilo a Marca alla vigilia di Juventus-Porto: “Mi mancava continuità, Pirlo mi chiede di partecipare alla costruzione, è come Guardiola”

Danilo, difensore brasiliano della Vecchia Signora, ha parlato a Marca alla vigilia di Juventus-Porto. Con un passato tra le fila dei dragoni, al pari dell’altro compagno Alex Sandro, il nazionale verdeoro analizza con lucidità la sconfitta rimediata nell’andata degli ottavi di Champions League. “Andata? Non siamo stati al nostro massimo, il risultato ci ha lasciato molto tristi. Però giochiamo il ritorno in casa e questo 2-1 ci dà la possibilità di qualificarci ai quarti. Il Porto, storicamente, ti mette in difficoltà. Ho giocato lì quattro anni – ricorda – conosco la loro mentalità per affrontare queste partite, ma abbiamo le condizioni per rimontare”.

Con lo scudetto sempre più lontano (l’Inter rimane a +10 dopo la vittoria con l’Atalanta), la Champions è ancora più un’ossessione per la Juventus.  “Ci fanno sempre questa domanda, ma molti giocatori sono arrivati alla Juve solo 1-2 anni fa – replica Danilo – Non tutti facciamo parte della striscia di 9 scudetti consecutivi. La Champions ha una sua magia, abbiamo l’ambizione di vincere, così come per la Serie A e la Coppa Italia. Voglio dare la stessa importanza a tutte le competizioni”.

Il miglior Danilo di sempre

Dopo un primo anno così così, in questa stagione per Danilo è arrivata la definitiva consacrazione. “Siamo davanti al miglior Danilo degli ultimi anni – ammette il diretto interessato – prima mi mancava continuità. Avevo bisogno di partite per dare il meglio di me e in questa stagione ci sono riuscito. Sono felice del mio livello e per aiutare la squadra. Ruolo? Non ho problemi a cambiare perché la mia maniera di vedere il calcio è sempre stata questa. Mi piace analizzare i movimenti e gli spazi: non posso giocare da centravanti (ride, ndr), ma non ho problemi ad adattarmi a centrale di centrocampo. L’importante è giocare”.

Pirlo come Guardiola

Il merito di questa crescita, dunque, è in primis di mister Pirlo e del suo staff. “Mi piace molto partecipare alla costruzione del gioco e Pirlo mi dà molta libertà per aiutare la squadra nell’uscita. Vuole che mi muova e tocchi molti palloni – sottolinea – Come Guardiola? Assomiglia abbastanza. Pep e il suo staff hanno un’idea di calcio molto simile a quella di Pirlo. Pensano il calcio in base all’occupazione degli spazi, analizzano come anticipare i movimenti dell’avversario, è un tipo di calcio che mi piace e per questo credo che le cose stiano andando al meglio. Il mister? Pochi anni fa giocava la finale di Champions, stare ora sull’altro lato non è facile. A volte lo vedo con grande voglia di toccare la palla, piano piano acquisisce esperienza, ma sin dal primo giorno aveva un’idea di gioco molto chiara e questo è fondamentale per far sì che la squadra lo segua. Siamo arrivati al momento finale della stagione potendo vincere cose importanti”.

Infine, una battuta su Ronaldo, con cui aveva già giocato prima dell’esperienza alla Juve. “L’ho conosciuto due anni a Madrid e ora alla Juventus. Molti lo seguono da lontano, io ho l’onore di far parte della sua storia. Vederlo lavorare ogni giorno, segnare…è incredibile”, conclude Danilo.