Danilo vuole tornare a vincere con la Juve. Il capitano bianconero è stato insignito di un importante premio e si racconta a 360 gradi, fra passato con le sue origini, presente da calciatore e futuro con quello che farà dopo il ritiro.
Nel mese di giugno ha vinto il premio “Altropallone” per il suo impegno fuori dal campo con progetti umanitari. Oggi Danilo si racconta in una intervista concessa al mensile Scarp de’ tenis e parla a 360 di tutto, fra passato, presente e futuro. “Tramite il calcio proviamo a far capire che si può sognare e guardare oltre. I nostri ragazzi vogliono essere dei calciatori professionisti ma anche se non ci riescono ci sono molte altre strade nella vita per essere felici” sottolinea il capitano della Juve riguardo alla sua associazione benefica in quel di Bicas, sua città natale.
Sul calcio: “Mi ha insegnato che abbiamo sempre bisogno l’uno dell’altro. È impossibile arrivare lontano da soli, senza nessuno al tuo fianco. Vale lo stesso anche fuori dal campo. Per questo sono contento di ricevere il premio. Bisogna educare i bambini su questi temi”.
Sull’educazione dei bambini: “Studiare è fondamentale: ho avuto la fortuna che mia mamma spingesse perché continuassi a frequentarla. Sono orgoglioso quando cresce un talento calcistico tra i nostri ragazzi, ma penso che le caratteristiche umane siano decisive”.
Sul suo ritiro: “La prima cosa che farò è studiare psicologia. Mi affascina capire pensieri e comportamenti nelle diverse situazioni”.
Infine, Danilo parla anche di Juve: “Giocare per la Juve significa dover dare sempre il 100%. Sogno di tornare a vincere in bianconero. Ho già vinto e so quanto è bello festeggiare con questa maglia, per cui il mio principale obiettivo è tornare a gioire in campo insieme alla nostra gente perché negli ultimi tempi abbiamo sofferto”.