Danilo parla da capitano: “Alla Juve arrivare secondi non va bene”

Danilo fa il punto della situazione in casa Juve. Il capitano è impegnato con la Nazionale brasiliana prima di andare in vacanza e analizza ciò che è accaduto nella difficile annata trascorsa con i bianconeri.

Tra le tante incertezze della Juve che prova a ripartire, c’è il capitano Danilo. Il brasiliano è uno dei punti inamovibili dello schieramento ed è stato uno dei pochi a salvarsi nella disastrosa stagione bianconera. Il mercato rivoluzionerà la squadra ma il posto del difensore è garantito. Ora l’annata si concluderà con due amichevoli con la maglia della Nazionale verdeoro prima di andare in vacanza. E al quotidiano brasiliano O Globo, Danilo parla del futuro, suo e della Juve.

Danilo sulla Juve: “È casa mia, i valori del club rispecchiano i miei”

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(Photo by Fran Santiago/Getty Images)

La stagione con la Juve è stata molto dura: “Sono contento di aver giocato praticamente tutte le partite ma non posso separare il successo personale da quello di squadra. Sono felice di aver aiutato la società in un momento difficile, altri gruppi di giocatori non avrebbero reagito come abbiamo fatto noi. Alla Juve se arrivi secondo o terzo non va bene, ma abbiamo dimostrato una grande capacità di lottare”.

Le sue prestazioni fanno pensare che sia nel momento migliore della sua carriera: “Non pensavo che a 32 anni mi sarei sentito così bene. Sto meglio oggi di tre o quattro anni fa. Mi sento forte e pieno di energie, capisco meglio il gioco e corro meno. Ed essere ancora in Nazionale dopo tanti anni mi rende felice perché non è facile”.

Nonostante le difficoltà, Danilo ha voluto rinnovare fino al 2025: “È stato molto facile. Alla Juve mi sento a casa, i valori del club sono gli stessi che ho imparato io dai miei genitori e che cerco di trasmettere ai miei figli. Lavoro, resilienza e superamento degli ostacoli”.

A Torino ha trovato la sua dimensione: “Ricevo molto affetto dai tifosi e dalle persone che vivono lì. Ho instaurato un bel rapporto con tutti all’interno del club e sento di dover ripagare la fiducia che mi ha dato la Juve quando ho lasciato il Manchester City. Questo potrebbe essere il mio ultimo contratto da calciatore“.