La crisi di Bernardeschi: riserva alla Juventus e male in nazionale

Federico Bernardeschi non ha iniziato affatto bene la stagione: non è un caso che la Juventus abbia tentato di venderlo al Barcellona

Continua il momento no di Federico Bernardeschi. Il numero 33 della Juventus h deluso anche in nazionale e Roberto Mancini non gliele ha mandate a dire al termine della partita vinta in Armenia: “Deve fare di più”. Può e deve fare di più Federico, non fosse altro che per i grandi mezzi tecnici e atletici che ha. Sull’ex viola la Juve ha fatto un investimento importante, ma ancora non ha convinto appieno. Troppo discontinuo e poco incisivo negli ultimi 20 metri per i palcoscenici che è chiamato a calcare.

Dopo una buona prima parte di ritiro, Bernardeschi sembrava essere uno degli uomini chiave nello scacchiere di Maurizio Sarri, che lo vedeva come attaccante destro nel suo 4-3-3. “Mi piace come giocatore, dopo un Fiorentina-Napoli lo dissi. Parliamo di un giocatore tecnico e ordinato e mi piace molto. Deve avere più continuità, gli manca un po’ questo. Adesso deve farlo, in un solo ruolo. Si deve specializzare”, aveva ammonito il nuovo tecnico della Juve nel giorno della sua presentazione.

Bernardeschi dietro a Douglas Costa e Cuadrado

Eppure dopo solo qualche lampo estivo, Bernardeschi è finito indietro nelle gerarchie del nuovo allenatore della Juventus. Con Higuain tornato ai suoi livelli al centro dell’attacco, Ronaldo intoccabile sul versante offensivo sinistro, per l’ultima maglia da titolare nel tridente bianconero fin qui il favorito assoluto è stato Douglas Costa. E il brasiliano, che ha iniziato alla grande, non è il solo con cui si dovrà giocare il suo spazio il fantasista di Carrara, perché Juan Cuadrado è lì con la sua esperienza pronto a sfruttare ogni chance che gli verrà concessa.

È anche per questo che nelle ultime ore di mercato estivo Fabio Paratici abbia cercato di piazzarlo al Barcellona (scambio con Rakitic), senza però riuscirci. Ora Bernardeschi deve rimboccarsi le maniche, altrimenti rischia seriamente il taglio, già a gennaio.