Suoni, suoni ma nessuno risponde. La sede della Fiorentina è chiusa. Poi, di colpo, ti arriva una chiamata sul cellulare: «Sono Leo, ti mando qualcuno ad aprire…» . Corvino è ancora lì, nel suo ufficio stracolmo di foto, maglie viola, quadri e piccole sculture. Animali feroci e due corvi a grandezza naturale. Che lo guardano. Neri, inquietanti. « Qui bisogna alzarsi presto la mattina se no…». E’ al quinto anno a Firenze ma racconta che addosso sente un peso sette volte superiore. Ha bruciato tutti prendendo al volo Felipe. E’ orgoglioso, il brasiliano è già a disposizione di Prandelli. Ride, con la faccia che ricorda quella dello stregatto di Alice nel Paese delle meraviglie. Chiede un caffè a uno dei pochi che come lui è ancora dietro la barricata ci racconta il calciomercato di gennaio attraverso i suoi occhi. Già che c’è ci regala qualche perla del suo buonsenso. Il feeling per Aldo Agroppi anche se non lo conosce bene, la pesca di mare come unica alternativa al calcio, la certezza assoluta su Gianpaolo Talani pittore adesso addirittura attore e poeta delle proprie tele ogni giorno su Rai uno, e l’immensa stima per Valerio Massimo Manfredi, scrittore che ha saputo ricreare come pochi anni e trionfi del mondo greco e romano. « Perchè ha spiegato come nesuno il grande valore del sacrificio. Indispensabile per poter vincere… » . Oggi finalmente volerà a Lecce. A casa da figli e nipoti. Quel poco di mercato che resta, può attendere.\r\n\r\nToni sta andando alla Roma?\r\n«Sì. Ed è un’operazione intelligente e interessante, che fa bene alla Roma, a Toni e… al Bayern».\r\n\r\nIn che senso?\r\n«Che i giallorossi oggi sono molto più forti, perché Luca al primo anno in una nuova squadra ha grandissime motivazioni. Quando cambia casacca rende al massimo. Per me questa operazione vale quella che portò Batistuta e fruttò poi lo scudetto».\r\n\r\nPandev sta andando all’Inter?\r\n«Sì e l’Inter fa un grande affare perché Pandev è una delle poche seconde punte che segna. Non ci guadagna certo la Lazio».\r\n\r\nKolarov andrà all’Inter?\r\n«No».\r\n\r\nJovanovic è uno da Milan?\r\n«Sì, ma adesso il Milan non prende nessuno se non Beckham».\r\n\r\nLedesma andrà alla Juve?\r\n«Mmmm, non lo so».\r\n\r\nCribari al Bologna?\r\n«Mmmm, non lo so».\r\n\r\nD’Agostino, più Lazio o più Zenit?\r\n«D’Agostino va alla Juve».\r\n\r\nUno fra Fernandez, Sandro e Hernanes per l’Inter?\r\n«Quello pronto è Hernanes».\r\n\r\nCordoba al Manchester City?\r\n«Più no che sì».\r\n\r\nPare possa essere Chiellini la prima scelta di Mancini al City.\r\n«La Juve non lo cede e Mancini dovrà aspettare per portarsi dietro qualcuno».\r\n\r\nUn giudizio su Leonardo.\r\n«Non era facile prendere in mano il Milan dopo Ancelotti e senza avere a disposizione Kakà. Ma se il Milan ha più punti rispetto allo scorso anno vuol dire che ci sono le idee».\r\n\r\nAllegri è pronto per una grande squadra?\r\n«Sì, Allegri è da grande squadra. E, ma questa è una battuta, due anni con Cellino ti danno una bella corazza».\r\n\r\nLe piace questo Napoli nel segno di Mazzarri?\r\n«Tanto. Il Napoli che non si arrende mai è figlio della mentalità di Mazzarri».\r\n\r\nIn azzurro arriverà Dossena?\r\n«Sì, e sarà una scelta utile per entrambi».\r\n\r\nMa qual è la squadra fin qui rivelazione?\r\n«Il Bari e il merito è di Ventura».\r\n\r\nFelice per i risultati delle squadre pugliesi?\r\n«Molto. Il Lecce tornerà in A. Per avere un quadro completo mancano all’appello solo Foggia e Taranto».\r\n\r\nGhirardi farà un regalo al suo Parma?\r\n«Quando le squadre fanno bene, come è il caso del Parma, è pericoloso fare inserimenti »\r\n\r\nCi dica la verità: un po’ arrossisce per aver preso 25 milioni di euro alla Juve per Felipe Melo?\r\n«Non scherziamo. Melo nel suo ruolo è uno dei più forti al mondo. E Secco ha fatto un lavoro straordinario mettendo insieme un centrocampo che comprende campioni quali Sissoko, Marchisio e Diego».\r\n\r\nAllora come si spiega il momento nero della squadra bianconera?\r\n«Certo non perché Ferrara non sia all’altezza. Il fatto è che nel calcio talvolta succedono cose inspiegabili».\r\n\r\nChi teme di più per la sua Fiorentina?\r\n«Inter, Milan, Juve e Roma sono le quattro predestinate di ogni anno e qualcuno ne può approfittare solo se una di queste inciampa. Finora c’è riuscita sempre la Fiorentina e voglio pensare che possa riuscirci anche questa volta».\r\n\r\nFacciamo un gioco: i Della Valle decidono di mandarla via, Corvino dove preferirebbe andare?\r\n«E’ un gioco, sottolineiamolo, allora dico che mi piacerebbe o una città di mare o una delle due squadre di Roma».\r\n\r\nFra poco più di un mese torna la Champions: cosa succederà?\r\n«La sfida Inghilterra-Italia ovviamente mi auguro che la vincano Inter e Milan, quanto a noi il Bayern è forte ma non mi spaventa perché ho coscienza anche della forza della Fiorentina».\r\n\r\nQuante chances dà alla Fiorentina di vincere la Coppa?\r\n«Quante ne anno le altre. Siamo in sedici? Beh allora… 6,25 per cento».\r\n\r\nOgni anno ci incontriamo a fine dicembre per un’intervista e ogni anno lei ci indica il giovane campione sul quale investire. Tanti anni fa ci disse Pato, poi Jovetic e ora?\r\n«Piano si è dimenticato Neymar, lo confermo e aggiungo un ragazzo di sedici anni che viene dall’est. Chi? No questo non ve lo dico».\r\n\r\nIl giocatore oggi più forte al mondo?\r\n«Nessun dubbio, Messi».\r\n\r\nFiorentina: dov’è Felipe?\r\n«E’ a fare le visite mediche…».\r\n\r\nAllora vede che i colpi si possono fare anche a gennaio?\r\n«Questo sì. Quando questa estate l’Udinese mi aveva rifiutato 12 milioni per il cartellino non pensavo mai di poterlo prendere. Ma quando il mercato chiama… Corvino c’è».\r\n\r\nQuesto vuol dire che uno fra Natali e Krøldrup se ne va?\r\n«Non è detto. Noi avevamo bisogno di un difensore centrale mancino e Felipe è quanto di meglio ci sia in circolazione. Comunque potrei tenerli tutti».\r\n\r\nE il centrocampista?\r\n«Premessa: chi viene non deve pretendere di giocare ma al limite solo di giocarsela con gli altri. Ricordo che a centrocampo abbiamo elementi di grande valore quali Zanetti, Montolivo e Donadel e non solo loro».\r\n\r\nArriverà anche Bolatti?\r\n«Lui si sente e costa come un titolare e non accetta altri ruoli, alla Fiorentina siamo chiari per non avere poi gente scontenta».\r\n\r\nMiguel Veloso?\r\n«Bel mediano».\r\n\r\nFernando?\r\n«Fuoriclasse: impossibile portarlo a Firenze ».\r\n\r\nBattaglia, Rinaudo, Banega?\r\n«No».\r\n\r\nCambiamo ruolo: Muñoz?\r\n«Ci proverò con tutte le mie forze per giugno ».\r\n\r\nSavio lascerà Firenze per andare al Torino?\r\n«C’è stata la richiesta, ci penseremo».\r\n\r\nPare che Jørgensen possa andare a Udine per chiudere la carriera e per restare nel giro della sua Nazionale?\r\n«Martin non me lo ha chiesto, se dovesse chiederlo allora ci penseremo».\r\n\r\nSi dice che Vargas a giugno se ne andrà?\r\n«Le voci di mercato non le sento e dico solo che quelli bravi vorrei che restassero tutti qui. Oppure sapete come funziona la mia filosofia. Uno deve dire: voglio andar via. Io prima provo a dissuaderlo, poi se insiste agli occhi di tutti allora posso accontentarlo, ma solo quando viene accontentata anche la Fiorentina ».\r\n\r\nLei e Prandelli resterete a Firenze ancora a lungo?\r\n«Non amo le frasi ad effetto, quando la proprietà lo deciderà io ribadirò la mia totale disponibilità. Firenze è per cento e più motivi il mio punto d’arrivo».\r\n\r\nUn voto all’anno 2009 della sua Fiorentina.\r\n«Nessuno in campo e fuori dal campo è mai contento dei voti che do alla Fiorentina. Ma io ho sempre dato dieci e lode a questi cinque anni di Fiorentina e il 2009 merita ovviamente lo stesso voto. Cosa dobbiamo dare di più (ride, ndr)? Un braccio, una gamba, cinque litri di sangue…».\r\n(Intervista de Il Corriere dello Sport)