La finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli del 20 maggio si giocherà all’Olimpico di Roma. Lo ha confermato ieri anche il presidente del Coni Petrucci che non vuole sentire parlare di cambio di sede, né tantomeno di soluzione estera. Eppure ancora manca la parola definitiva della Lega Calcio di A, alla quale si rivolge ancora il presidente del Napoli De Laurentiis (“giochiamo la finale a Milano, oppure a Parigi o Londra”). Anche ieri, al termine dell’incontro ad hoc con Juventus, Napoli e Lottomatica, il presidente Maurizio Beretta è rimasto zitto, mentre il numero uno azzurro ha sollevato ancora dubbi: “Se esistono tutte le condizioni perché sia una bellissima festa gradirei giocarla a Roma ma, se avremo dubbi, vireremo da un’altra parte. Mancano quasi due mesi, abbiamo tutto il tempo. Chi ha l’impianto ha determinate esigenze, come chi gestisce la sicurezza, come la Juve e Napoli: quando tutte le esigenze troveranno un comune denominatore sull’idoneità a disputare la partita si deciderà lo stadio in maniera irrevocabile. Petrucci ha criticato l’ipotesi di uno spostamento? Chi ha cervello faccia in modo che il calcio si modernizzi, chi lo ha guidato finora non mi sembra che ne abbia avuto così tanto”.\r\n\r\nLa Lega, secondo quanto trapela dalle pagine della ‘Gazzetta dello Sport’ non riterrebbe necessaria una conferma, essendo ufficialmente Roma la città designata, ma vista la confusione che continua a regnare, forse sarebbe stato opportuno emettere anche una striminzita nota. Intanto De Laurentiis un risultato l’ha ottenuto, ossia di rivedere la distribuzione dei settori dell’Olimpico, che era stata stabilita dalla Lega con l’Osservatorio e che assegnava tribuna Monte Mario e curva Sud alla Juve, Tevere e Nord al Napoli. Le due tribune dovrebbero ora essere divise a metà, anche a costo di perdere 2-5 mila posti e di scendere dall’attuale quota di 33 mila biglietti a società.