\r\n\r\nOrgoglio e cuore. E un Diego finalmente determinante. Con queste armi la Juventus batte il Napoli all’Olimpico negli ottavi di finale di Coppa Italia e si guadagna la sfida con l’Inter, a Milano, del 28 gennaio. Ma soprattutto dimostra ai tifosi attaccamento alla maglia, dopo 6 sconfitte nelle ultime 8 uscite, e a Ferrara che la squadra è con lui, aggrappato con le unghie e con i denti alla panchina bianconera, dopo che il CdA, già prima della partita, gli aveva rinnovato, almeno nominalmente, la fiducia. La gara finisce 3-0, gol di Diego e doppietta di Del Piero, gli uomini di maggiore qualità, che condiscono con la rete un’ottima prestazione personale. Un Diego così non si vedeva dalle partite dell’Olimpico di inizio campionato, Del Piero quest’anno non aveva quasi mai giocato, limitato dagli infortuni e confinato in panca dalla forma fisica non ottimale più ancora che dalla concorrenza e dalle esigenze tattiche. Stasera è tornato padrone del suo stadio, capitano ed esempio. Il Napoli, che era reduce da 12 risultati utili consecutivi, mai sconfitto nell’era Mazzarri, subisce un punteggio che lo punisce oltre i demeriti. È stato in partita fino allo 0-3, sfiorando il pari con la traversa di Hamsik e giocandosela alla pari nonostante tante riserve schierate. Si conferma squadra in salute, ma non ripete la rimonta dell’11ª giornata di campionato.\r\nChe mette in campo tutte le energie nervose che ha. Quelle fisiche sono al minimo, perchè la Juve ha gli uomini contati, con tre Primavera in panchina, dove per il resto siedono solo difensori. Ma i bianconeri stasera si giocano un obiettivo stagionale, e forse anche la faccia, e allora ci mettono l’anima. Aiuta anche l’assetto tattico, logico e funzionale agli effettivi a disposizione: Diego gioca vertice alto del rombo dietro a Del Piero, che affianca Amauri in avanti. Mazzarri vara il turn over. Si gode il debutto di Dossena, appena arrivato dal Liverpool, e schiera un inedito tridente offensivo: centravanti Denis, ai suoi fianchi Hoffer e Datolo.\r\nLa partita è molto fisica. Parecchi falli, per la Juve la partita di stasera vale più di quanto varrebbe in assoluto un ottavo di finale di Coppa Italia, per il Napoli è comunque importante, perchè le seconde linee vogliono far vedere a Mazzarri che può contare su di loro. Vogliono mantenere l’imbattibilità e ripetere lo scherzetto del 31 ottobre ai bianconeri, battuti in rimonta in questo stadio. Amauri di testa sfiora il gol, sulla linea salva Cigarini, Del Piero poi segna in evidente fuorigioco. Il gol del vantaggio bianconero porta una firma illustre e attesa, quella di Diego. Che Al 24′ porta avanti i suoi, segnando la prima rete all’Olimpico da juventino. Con un sinistro sporco, sugli sviluppi di un cross di Salihamidzic ribattuto. Alla sorgente dell’azione c’era però a terra Datolo, acciaccato, ma De Ceglie ha continuato a giocare. Tutto il Napoli protesta per il mancato fair play, inutilmente. Poi è la Juve a prendersela con Romeo, quando Contini, già ammonito, calpesta Del Piero. È proprio il capitano bianconero, sempre nel cuore della gara, a differenza di Amauri, a mancare il raddoppio, concludendo debolmente da buona posizione. All’intervallo è 1-0 Juve.\r\nNella ripresa Napoli subito aggresssivo, che prende campo, ma non “morde” sottoporta. Al 15′ entra Hamsik, al posto di Dossena, autore di onesto esordio. Il Napoli reclama per un presunto mani in area di Melo. Poi arrivano un legno per parte. Prima quello di Diego, ben imbeccato da Del Piero, con un destro incrociato,. Poi la traversa di Hamsik con un destro meraviglioso dalla grande distanza. Conclusione improvvisa e violentissima.\r\nPrima con un gol da centravanti, con un destro sottomisura su cross di Caceres, poi uscito acciaccato, quindi su rigore, guadagnato da Diego su assist del numero dieci. Che segna così i suoi primi gol stagionali e tira fuori Ferrara dalle sabbie mobili.\r\n\r\nCredits: Gazzetta.it, TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it