Servono 120 minuti alla Juventus per avere ragione di un Bologna presentatosi a Torino molto combattivo. Alla pregevole rete di Giaccherini maturata in prossimità del 90’, risponde nel recupero Raggi con una stoccata di testa su angolo (doppiamente ingenui i bianconeri, prima nell’attendersi che i rossoblu buttino la palla fuori per un loro compagno a terra, poi lasciando libero Raggi sull’angolo). Nel primo tempo supplementare, la rete del definitivo 2-1 con una giocata da campione del solito Marchisio, che manda a casa un Bologna rimasto in 10 per l’infortunio di Pulzetti.\r\n\r\nStorari 6,5: incolpevole sul gol, viene chiamato in causa praticamente solo due volte e in entrambi i casi risponde presente.\r\n\r\nSorensen 6,5: la fase di’impostazione non è di certo il suo forte, ma sbroglia bene alcune situazioni intricate. Si vede lontano un miglio che gli mancano le partite vere. Il prestito a gennaio gli consentirà di giocare con più continuità.\r\n\r\nBarzagli 7: qualsiasi aggettivo è ormai pleonastico. Stasera soffre un po’ di più per l’assenza di Chiellini e Lichtsteiner, ma se la cava sempre egregiamente.\r\n\r\nBonucci 6: il Bologna non è che lo metta molto in difficoltà, ma lui come spesso accade, alterna buone cose alle solite imprecisioni (anche se stasera meno evidenti del solito).\r\n\r\nDe Ceglie 6: fa il suo compitino sulla fascia senza però dare mai l’impressione di poter fare il diavolo a 4. Si propone raramente in attacco e con poca convinzione: gliel’avrà anche chiesto Conte, ma dà l’impressione di essere troppo bloccato dietro. Anche per lui, vale quanto detto per Sorensen.\r\n\r\nPazienza 6: per la seconda partita consecutiva Conte gli chiede di fare il Pirlo, ma pare essere meno lucido rispetto al match con il Cesena. Prezioso in fase difensiva, meno incisiva in quella di impostazione.\r\n\r\nMarrone 6,5: ordinato e diligente, il ragazzo fa vedere buonissime cose, soprattutto quando esce palla al piede da situazioni intricate al centro del campo. Le partite disputate con l’Under 21 gli consentono di avere maggiore lucidità rispetto ai compagni che hanno giocato poco come lui.\r\n\r\nGiaccherini 7: si adatta a fare l’interno di centrocampo ‘alla Marchisio’ e lo fa anche abbastanza bene. Ma è quando si allarga (indifferentemente a sinistra o a destra) che diviene letteralmente letale. Mette a segno un gran gol per giunta nei minuti finali, denotando un’ottima condizione fisica.\r\n\r\nKrasic 5: ci mette l’anima il ragazzo, è indubbio., ma dopo una buona partenza con un paio di progressioni brucianti, evidenzia i soliti limiti “mono-giocata”. Col passare dei minuti si impappina e incespica spesso sul pallone costringendo Conte alla sostituzione. Era per lui una sorta di esame finale, dal quale si sarebbe decisa la sua eventuale partenza a gennaio: bocciato.\r\n\r\nQuagliarella 6: si danna l’anima Fabio, ma non riesce ad incidere. Probabilmente il ruolo di perno centrale d’attacco non gli si confà tanto, ma da lui ci aspettiamo sempre di più. Rimangono un paio di spunti interessanti.\r\n\r\nDel Piero 7: mezzo punto in più per aver tenuto bene il campo per 120 minuti (pensare che c’è ancora chi va dicendo in giro che non regge più di 30-40 minuti). Un pericolo costante per la porta avversaria, dimostra di avere ancora gamba per mandare a farfalle anche due bolognesi in una sola volta. Sbaglia un gol clamoroso strozzando troppo la palla di mancino, ma è protagonista di un paio di giocate d’alta scuola. L’ultima il tacco volante che manda Elia in porta al minuto 115’(alla faccia del bollito).\r\n\r\nElia 6 (20 s.t.): entra per Krasic e da subito maggiore vivacità alla fascia destra, pur giocando sul versante opposto al suo naturale. Spesso si intestardisce nel cercare l’uno contro uno con Morleo (che rare volte riesce a saltare). Sfiora il gol in due occasioni, ma tra sfortuna e sufficienza non riesce a timbrare. Gli manca il campo.\r\n\r\nEstigarribia (23 s.t.) 6,5: concreto, tanto concreto il paraguayano che in un paio di occasioni si diverte a lasciare sul posto anche due bolognesi in un sol colpo con una progressione paurosa. Sarà molto utile alla causa durante la stagione.\r\n\r\nMarchisio (34 s.t.) 8: continua inesorabile la sua marcia verso l’Olimpo dei campioni, con giocate e un gol da cineteca. Qualcuno prima o poi smetterà di paragonarlo a Tardelli, un ottimo centrocampista per carità, ma certi colpi ‘alla Marchisio’ non glieli abbiamo mai visti fare. Più Gerrard o Lampard? Sempre più Marchisio.\r\n\r\nConte 7: c’è ancora molto del tecnico bianconero in questo passaggio di turno. Se il portiere bolognese Agliardi è uscito dal campo come ‘man of the match’ contro la Juve B ci sarà pure un perché. Bene l’intensità, come al solito; molto bene l’impostazione della squadra e l’idea Giaccherini interno di centrocampo. L’impressione è comunque la stessa avuta sin qui in campionato, cioè che al gioco di Conte manchi un attaccante di quelli che fanno la differenza, l’Ibrahimovic di turno che non si trova certo dietro l’angolo.\r\n\r\nNota: Complimenti a tutto lo staff tecnico e atletico per la tenuta dei ragazzi nettamente superiori al Bologna dal punto di vista fisico per tutti e 120 i minuti.