Contro lo Spezia è stata una Juve a metà

Una Juventus a due facce quella che ha battuto lo Spezia: buona nel primo tempo, da horror nella ripresa, la squadra è stanca

Come spesso accade ultimamente la Juventus non riesce a giocare una partita lineare per tutti i 90 minuti. Dopo un primo tempo direi buono contro lo Spezia si è assistito a un secondo tempo al limite dell’horror. Ora non è semplice capire perché questa Juventus abbia questi cali vistosi fra un tempo e un altro, curiosamente con dei picchi positivi sempre verso il finale (Morata al 90mo manca il 2-0 ciccando facile davanti alla porta), difficile capire il motivo di tutto questo, se è solo un calo fisico come dice il mister oppure c’è dell’altro. Curioso che alcuni tifosi abbiano immortalato Allegri mentre si lamenta che la squadra sia troppo bassa e che giochi sempre andando all’indietro invece che avanti in controtendenza con quello che si racconta ovvero che queste cose le richiede appunto il mister.

E’ una Juve abbastanza cotta

La squadra è abbastanza cotta e questo è fuori di dubbio. In tutto 13-14 giocatori stanno giocando ininterrottamente da diverse partite senza poter fare un turnover di ampio respiro. Alcuni reparti sono con gli uomini contati come il centrocampo rimasto a 3 elementi Rabiot, Arthur e Locatelli, altri come la difesa spesso da inventare per le assenze di Chiellini, Bonucci e a volte Rugani. Certo per il mister non è facile amministrare le partite tuttavia non si capisce ad esempio perché non si riesca mai ad andare oltre un gol anche quando, come nel primo tempo contro lo Spezia si gioca abbastanza bene e in scioltezza.

Tre punti importantissimi per la classifica

Buoni i punti buona la classifica. Indubbiamente è positivo che la squadra abbia imparato a soffrire però magari soffrire anche meno non guasterebbe. A pochi giorni dalla sfida di Champions contro il Villarreal questa Juventus non da moltissime sicurezze. L’impressione e che continuando di questo passo qualora non si riuscisse a migliorare, sarà facile incappare nella partita che non si vince. E’ capitato con l’Atalanta, ma ancora di più è capitato con il Toro. La classifica sorride e la serie positiva si allunga ma il buon senso dice che forse non è opportuno tirare troppo la corda.