Conte, un Mister quasi perfetto
(Di Alessandro Magno)\r\nConfesso di averci pensato molto prima di scrivere questo articolo su Inter-Juventus. Non è facile rimanere con i piedi per terra e usare un basso profilo quando tutti intorno ci esaltano. Devo dire che sono contentissimo della vittoria, come sono contento della prestazione della squadra in generale. Del Mister poi sono stato sempre innamorato, sia da calciatore, sia da allenatore, tanto da averne caldeggiato l’arrivo spesso e volentieri. A San Siro abbiamo vinto 2-1 ma se avessimo concretizzato di più il punteggio avrebbe potuto essere più netto. Senza contare la cecità dell’arbitro e del guardalinee sull’occasione del rigore negato a Marchisio… Bellissima la giustificazione dell’arbitro: “hai tirato”, ha detto. Complimenti davvero a Rizzoli. Marchisio la prossima volta buttati, perché intestardirti a tirare scusa? Rigore non è quando c’è, ma quando uno si butta evidentemente. Normale amministrazione in questo calcio Italiano malato, dove fa scandalo che l’Inter abbia avuto contro 5 rigori in 8 partite, ma non fa scandalo che la Juve capolista nello stesso numero di partite non ne abbia avuto nemmeno uno a favore.\r\nSulla disamina della partita devo dire che ho seguito tutto il dopo partita sulle varie televisioni, cosa che raramente faccio, e ho sentito e risentito interviste un po’ di tutti, compreso del nostro Mister. La situazione per fortuna è molto chiara. Come pregi questa Juve corre più di tutti, gioca sempre ad alti ritmi, fa un pressing molto alto, un possesso di palla quasi sempre superiore all’avversario e ha trovato una quadratura nel modulo con Vidal e Marchisio a sostegno di Pirlo, che risultano a volte più indispensabili dello stesso Andrea. Di contro, sprechiamo troppe palle-gol, si deve risolvere il problema di alcune amnesie difensive che spesso ci portano a subire gol e concediamo ancora troppo agli avversari in fase di non possesso palla nelle occasioni in cui non riusciamo a impadronirci presto della stessa. Questi concetti sono tutti molto chiari agli addetti ai lavori e in primis a Conte e questo è incoraggiante, perché vuol dire che si sa dove intervenire per migliorare ulteriormente e diventare una squadra finalmente matura e cosciente delle proprie capacità.\r\nC’è un solo aspetto però di cui non sono convinto, né tantomeno soddisfatto, un aspetto che nessuno ha fatto notare e sul quale voglio discutere con voi sempre nell’ambito di una critica costruttiva volta a migliorare la squadra laddove è possibile migliorarla. Vengo al dunque: le sostituzioni. La prima cosa che non mi convince è che le sostituzioni di Conte mi sembrano in generale abbastanza tardive, non capisco ad esempio perché non si possa cambiare un giocatore dopo quarantacinque minuti laddove non giochi bene. Gli dà sempre almeno un altro quarto d’ora di tempo aggiuntivo. Lo ha fatto spesso con Krasic e secondo me anche con Vucinic. Ora, non ci piove, quando uno non è in giornata va tolto. Difficile e raro che dopo un primo tempo anonimo uno rientri come un leone. Sarebbe sicuramente più opportuno toglierlo subito invece di regalare un quarto d’ora di superiorità numerica agli avversari. Vucinic ad esempio da quando gioca esterno si esprime molto bene e ha fatto dei primi tempi stupendi contro Fiorentina e Inter, peccato che nelle seconde frazioni va via via spegnendosi.\r\nA mio parere in entrambe le partite Conte lo ha fatto giocare troppo (è uscito a pochi minuti dal termine in ambo i match). Oltretutto penso sia evidente come Vucinic sia l’unico che corre a cento in una squadra dove tutti corrono a mille, quindi se cala pure di ritmo diventa proprio inguardabile.\r\nVeniamo a Pepe. Contro la Fiorentina a circa un quarto d’ora dalla fine ha chiesto il cambio e tutto lo stadio si è messo ad urlare a gran voce di toglierlo. Non so se Conte non ha sentito (forse era preso dalla trance agonistica), fatto sta che dopo cinque minuti a Simone son venuti i crampi, ed è dovuto uscire. Contro l’Inter a un certo punto Pepe ha chiesto di nuovo il cambio e Conte invece gli ha fatto finire la partita. Ora, se Pepe continua cosi o non è a posto lui che chiede sempre il cambio quando non deve, o è più probabile che Conte lo stia spremendo oltre il dovuto e allora, l’altra volta gli sono venuti i crampi, un’altra volta può succedere che si va a stirare o a rompere. Questo un Mister lo dovrebbe tenere in seria considerazione e farci più attenzione. Oltretutto, senza pensare al peggio, Pepe deve necessariamente rifiatare un poco se no fra tre partite è morto e rischia quello che in gergo si definisce affaticamento muscolare.\r\nUltima considerazione sulle sostituzioni di Conte è quella di cambiare il modulo della squadra quando si vince: è già successo nelle ultime tre partite e con il Genoa ci è andata male. Normalmente cambia il modulo togliendo una punta e inserendo un centrocampista o un difensore (nelle ultime tre son entrati De Ceglie, Pazienza, Estigarribia). Questa sostituzione con cambio di modulo annesso in genere provoca un nostro arretramento sul fronte del gioco così che una squadra come la nostra, che fino a quel momento gioca la palla e impone il suo gioco, inizia a giocare di rimessa. Io non so se questa è una cosa più o meno voluta, casuale, o una scelta tattica. Magari Conte in quei frangenti vuole proprio questo e cioè che allunghiamo la squadra avversaria per poterla colpire di rimessa: con l’Inter ad esempio, anche con una punta sola le occasioni da gol per chiudere l’incontro non son mancate (Del Piero, Estigarribia), tuttavia non capisco perché regalare palla e campo ai nostri avversari quando con il 4-4-2 continuiamo a tenerli lontani dalla nostra area.\r\nQuello delle sostituzioni secondo me è un aspetto sul quale davvero Conte deve migliorare e lavorare: lui stesso ha detto a fine partita che dobbiamo imparare a chiudere le partite prima, altrimenti ci saltano a tutti le coronarie. Devo dire che gli ultimi venti minuti con l’Inter sono stato davvero in ansia, perché quando hai di fronte squadre con tanti campioni, il gollonzo ci può sempre scappare, magari su un angolo o in mischia, su una punizione… E chiudere magari sul 2-2 una partita che potevamo vincere tranquillamente 3 o 4 -1 mi sarebbe spiaciuto davvero tanto.