Conte “Se vincessimo la coppa stagione super”
L’appetito vien mangiando e la Juventus non vuole di certo mollare la Coppa Italia dopo aver conquistato il trentesimo scudetto. “Questa finale – ha dichiarato Antonio Conte alla vigilia della finale contro il Napoli – arriva a coronamento di una stagione straordinaria grazie alla vittoria di uno Scudetto meritato. Dovessimo vincere anche la Coppa Italia, la nostra annata diventerebbe superstraordinaria, per questo abbiamo un grande stimolo. In questi giorni abbiamo festeggiato molto ed è stato giusto così. I ragazzi devono imprimersi dentro le immagini di quello che i nostri tifosi ci hanno tributato, così da voler ripetere l’esperienza. Ma adesso dobbiamo riconcentrarci. In questi mesi sono stato stupito spesso dalla mia squadra, conto che possa farlo anche domani”.\r\n\r\nTerza sfida in stagione con gli uomini di Mazzarri: il bilancio è fin qui di una vittoria per i bianconeri e un pareggio, in rimonta al San Paolo da 3-1 a 3-3.\r\n
Quella fu una grande prova di forza, lì ho capito di avere un gruppo d’acciaio, che non ci stava a perdere ed è riuscito a chiudere il campionato da imbattuto. Il Napoli è una grande squadra da affrontare, ha disputato un’ottima stagione e in Champions è uscita per mano di un Chelsea che stasera si gioca il trofeo. Troveremo un avversario motivatissimo, per questo dovremo tirare fuori tutto quello che abbiamo, prosegue Conte.
\r\nLo stadio Olimpico evoca piacevoli ricordi a Conte, poiché dopo aver riconquistato lo scudetto nel 1995, proprio in questo stadiola Juve risalì sul tetto d’Europa.\r\n
Sì, qui ci sarà sempre il ricordo della vittoria della Champions. Ma ora non guardiamoci indietro, sapendo che quello che abbiamo vinto finora nessuno potrà togliercelo.
\r\nPeccato che la vigilia di un evento di sport come la finale di Coppa Italia sia stata funestata dall’episodio sanguinario di Brindisi:\r\n
Quello che è accaduto ci addolora, queste sono situazioni che spezzano il cuore e solo chi ha figli può capire. Sono vicino alle famiglie di questa ragazza e di chi sta lottando per rimanere in vita. Sono stato toccato, a prescindere dal fatto che è accaduto nella mia terra. Non ci si riesce a dare un perché, ma bisogna sempre reagire e mai abbassare la testa, ha concluso il tecnico della Juventus.