Antonio Conte, in una lunga intervista rilasciata a ‘Repubblica’, è tornato nuovamente sulla scelta fatta l’estate scorsa di lasciare la Juventus al secondo giorno di ritiro. Mino Raiola, agente di Paul Pogba, aveva rivelato di aver convinto l’attuale commissario tecnico della nazionale italiana ad accettare la panchina del Milan, ma poi non se ne fece nulla perché Conte era troppo legato al mondo Juve. Una versione confermata indirettamente dallo stesso allenatore salentino, che aggiunge anche ulteriori dettagli:\r\n
Futuro in un club? L’anno scorso ebbi diverse offerte, anche di una squadra inglese molto importante. Ma non ho mai parlato con nessuno: era questione di rispetto, avevo deciso di continuare con la Juventus. Poi è durato poco, ma è un altro discorso.
\r\nQuanto alla sua attuale esperienza sulla panchina dell’Italia, nonostante le voci di dimissioni circolate nei mesi scorsi, sembra che Conte sia deciso a guidare gli azzurri almeno fino ai prossimi Europei, anche se non mancano le frecciatine a chi fin qui non avrebbe fatto molto per agevolare il suo lavoro.\r\n
Rischio dimissioni? Non c’è stato. Penso di essere una persona molto responsabile, soprattutto nei momenti difficili. Questo lo è. Ho preso un impegno importante, anche spinto dall’entusiasmo del presidente federale, proprio per invertire la tendenza. Intendo rispettarlo. L’Europeo? Io voglio qualificarmi e giocarlo e gli ostacoli li affronto con decisione. Forse me ne aspettavo di meno. Ma soltanto quando sei dentro una situazione, la capisci. Gli stage all’estero non si fanno? Se anche la serie A portasse sempre squadre in finale di Champions, sarei contentissimo così, però la realtà è un’altra. Oggi non siamo né carne né pesce. Per l’Europeo è essenziale il calendario: è proprio necessario spalmare la Coppa Italia con una partita al giorno? Non mi importa quando inizierà la stagione o se si giocherà a Natale. Di sicuro è prioritario un periodo sufficiente per preparare l’Europeo.
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