Conte: “Nessuna possibilità che io lasci la Juventus” – video

conte-conferenza-celticCome sempre deciso, arcigno, ma anche sorridente e pronto a rispondere alle domande dei cronisti. I temi della conferenza stampa pre-Catania sono davvero tanti e molteplici. Antonio Conte si gode il momento straordinario della sua squadra con il primo posto in campionato e la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Campioni dopo sette anni. Risultati che hanno catapultato ancora di più l’attenzione sulla Juve e sul suo tecnico Antonio Conte. Secondo alcuni ci sarebbe il Chelsea in prima fila con Abramovich pronto a sborsare petrodollari per portare il tecnico salentino a Londra. Ma Conte risponde così alle voci che lo vorrebbero lontano da Torino in futuro. «Non vedo nessuna probabilità di lasciare la Juve a fine stagione. Ribadisco che fa piacere sentire questi apprezzamenti dall’estero, ma arrivano per tutti, per me, i calciatori e la società e devono darci la spinta per lavorare ancora di più. Ognuno di noi ha un percorso da fare e il mio è iniziato l’anno scorso, proprio grazie ad Andrea Agnelli che mi ha voluto sulla panchina della Juventus, scommettendo su un allenatore che doveva dimostrare di essere da grande squadra. Di questo sono riconoscente e c’è grande sintonia con il Presidente e Marotta, dunque non vedo proprio nessuna possibilità di lasciare la Juve».\r\n\r\nE poi Conte ribadisce l’importanza di sedere sulla panchina di una grande squadra come la Juve e spazza via i paralleli con altre squadre, team nei quali magari avrebbe la possibilità di operare con molte più risorse sul mercato: «Intanto io sono già in una grande società che ha lo stesso appeal delle altre big Europee. Noi proseguiamo il nostro percorso, consci delle difficoltà economiche in cui versa il paese che ricadono anche sulle nostre possibilità. Il punto è mantenere i piedi ben saldi per terra. Sento parlare di una Juventus che deve vincere la Champions e stravincere il campionato. Ma da quanto abbiamo iniziato a lavorare? Certo, se avessimo a disposizione 150 milioni per il mercato, allora potrei assumermi la responsabilità di dire che dobbiamo vincere in Europa, ma la realtà è che la nostra crescita dovrà essere graduale, tenendo sempre presente il gap economico che c’è con gli altri club. Noi dobbiamo puntare a rivincere in Italia e questo sarebbe già straordinario. Mi auguro solo che i tifosi mantengano l’entusiasmo dello scorso anno, perché per noi è una spinta straordinaria e perché se tutto diventasse routine, allora inizierebbero i problemi. Noi non vogliamo e non dobbiamo illudere nessuno. Quello che possiamo fare è promettere lavoro e sacrificio per cercare di arrivare il più in alto possibile».\r\n\r\nMesso a punto questo tassello, Antonio Conte si accinge a rispondere su temi più di stretta attualità come la lotta al vertice in campionato e l’imminente sfida con il Catania in casa: «Domenica incontriamo il Real Catania, una delle rivelazioni del campionato. Serviranno determinazione, concentrazione e mi auguro che ci sia una grande spinta del pubblico. Lasciare punti in questo momento potrebbe essere letale e dovremo essere bravi ad affrontare la gara con il piglio giusto. Il campionato è aperto e credo che parecchi covino il desiderio di “remontada”. Lo dico in spagnolo, ma non interpretate male… (non sia mai che qualcuno pensi a tentazioni iberiche. Ndr). Il riferimento è al Milan che deve giocare in Spagna contro il Barcellona. Galliani dice che abbiamo vinto lo scudetto, Allegri invece dice che lo abbiamo vinto al 99%… Questo significa che nutre la speranza di una rimonta straordinaria. C’è ancora lo scontro diretto e quindi tutto è possibile, per il Milan il Napoli, la Lazio…».\r\n\r\nUna Juve impegnata sul fronte Campionato-Champions, un doppio impegno che potrebbe far disperdere energie preziose al gruppo sia dal punto di vista fisico che mentale. Conte risponde  così e parla anche di turn-over con gli etnei: «L’Europa però porta anche energie positive, perché tenere testa alle grandi squadre porta consapevolezza e convinzione. Certo, c’ anche un dispendio fisico e nervoso, ma quello cerchiamo di controllarlo con allenamenti mirati e turnover. A proposito, domani ce ne sarà parecchio rispetto a mercoledì…».\r\n\r\nConte poi parla del momento che stanno vivendo i suoi attaccanti. Stanno tutti bene e sarà difficile scegliere la coppia migliore da opporre al Catania. Ma il tecnico bianconero la vede così: «E’ vero, perché stanno tutti bene. Io scelgo in base alle diverse situazioni tattiche che ci possiamo trovare di fronte. Se incontriamo una squadra come il Celtic che difende alto e bisogna attaccare spazi, abbiamo attaccanti bravi a farlo, come Matri che è un artista in questo senso. Quando affrontiamo invece squadre che si difendono con undici effettivi davanti alla porta, meglio puntare su giocatori più tecnici e bravi nella manovra, anche se meno incisivi ad attaccare la profondità».\r\n\r\nSu Anelka infine: «E’ entrato nella giusta maniera nei nostri meccanismi. Ha avuto questo problema alla schiena che lo ha bloccato per 10 giorni e ha rallentato anche il suo processo di crescita, tattico e atletico, ma da giovedì è tornato in gruppo. Fa parte della schiera degli attaccanti e dovrà darmi il suo contributo in campionato e in Champions».\r\n\r\n

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