Conte e le gerarchie in attacco: nessuna possibilità per Matri e Quagliarella?

Antonio Conte in questa primissima parte di stagione pare avere le idee chiarissime anche sulla coppia d’attacco da schierare. La partita di Udine è stata paradigmatica per comprendere ancora meglio le scelte che sta portando avanti Conte. L’orientamento del tecnico salentino è noto: far giocare titolari chi in allenamento dimostra di stare bene fisicamente, chi mostra totale applicazione nei confronti dei suoi schemi e dettami tattici. È fatto così e i risultati e le scelte fatte finora gli stanno dando ragione. La coppia titolare è Giovinco-Vucinic. Conte crede ad occhi chiusi nelle potenzialità di entrambi, sono due suoi giocatori fidati. Altrimenti non si spiegherebbe l’impiego da titolare della “formica atomica” anche in quel di Udine. L’attaccante ex Parma fino al giovedì precedente il match del Friuli era dato praticamente in tribuna, vittima della distorsione procuratasi nella partita dello Juventus Stadium contro il Parma. E invece eccolo convocato, in campo dal primo minuto e una doppietta che ha zittito tutti i critici e che ha dato ragione alle scelte di Conte.\r\n\r\nC’è chi però inevitabilmente in questo momento sta un attimo soffrendo il “diktat” del sergente bianconero. Matri e Quagliarella sono comodamente seduti in panchina, quantomeno in questa fase iniziale della stagione. Come sottolineato da Gian Battista Olivero sulle colonne della “rosea”, «Conte non lascia mai nulla al caso e non è credibile che ci siano stati problemi di comunicazione tra il box in tribuna e la panchina. E siccome non potevano esserci motivi tattici sul 3-0, appare evidente che l’allenatore abbia voluto mandare un messaggio a Matri e Quagliarella. Non parole dolci, naturalmente. Alessandro e Fabio hanno provato a fare qualcosa, ma entrare nel finale non li ha certo galvanizzati e Matri si è addirittura preso un giallo. Nella gestione dei giocatori Conte alterna bastone e carota e proprio Quagliarella lo sa per esperienza visto che l’anno scorso prima fu pubblicamente rimproverato per le difficoltà nel recuperare la condizione migliore dopo l’infortunio e poi applaudito quando era tornato a essere utile. Questo è probabilmente il momento del bastone, anche perché siamo a inizio stagione e Conte ha bisogno che tutti i giocatori diano il massimo a Vinovo per sovvertire le gerarchie». Vedrete che con l’inizio della Champions ci sarà spazio per tutti.