Preferirei parlare della Coppa Italia – replica ai giornalisti il mister – che è un impegno a cui teniamo. In campionato comunque abbiamo quattro punti di vantaggio sulla seconda ma servono conferme ogni domenica perché le prime della classifica viaggiano ad un ritmo spedito. E’ molto importante sfruttare gli scontri diretti. Lo scorso anno a questo punto dell’anno eravamo ancora un punto interrogativo nonostante avessimo già iniziato a stupire. Non sapevamo dove saremmo arrivati poi però abbiamo fatto una stagione incredibile vincendo uno scudetto da imbattuti e arrivano in finale di Coppa Italia. Quest’anno c’è più convinzione grazie anche al successo in Supercoppa e al primato in classifica che stiamo confermando. Il nostro primo posto non è aleatorio, ricevuto per grazia, ma è un qualcosa di consolidato, meritato ed ottenuto fra grandi difficoltà.
\r\nCon che formazione scenderà in campo la Juve domani? \r\n
Storari è squalificato. Giocherà Buffon ma potrebbe entrare Rubinho che finora non abbiamo potuto testare a causa di un infortunio. Lui ha la mia fiducia. Isla e Marrone ci sono, non Lucio. Caceres è in dubbio. Gli altri sono tutti disponibili. Sorpreso del rendimento della squadra anche senza di me? Finché non tocchi con mano non puoi sapere. Ho avuto la fortuna di avere giocatori speciali allo stesso modo della società.
\r\nCome mai così tanta attenzione su Conte?\r\n
Sono arrivato dopo due anni di settimi posti e la scorsa stagione siamo stati in grado di vincere un campionato oltre ogni pronostico contro formazioni che avevano giocatori valutati dal mercato oltre 40 milioni di euro. Questo ha acceso i riflettori su di me e sulla Juventus in generale. Il nostro è un miracolo figlio del lavoro e delle motivazioni. Abbiamo fatto diventare una cosa normale in qualcosa di straordinario. Non eravamo annoverati fra i candidati allo scudetto, parlavano di noi per l’Europa League e invece abbiamo vinto lo scudetto. Anche quest’anno abbiamo fatto sul mercato solo operazioni ponderate, acquistato elementi utili per rafforzare le fondamenta della squadra. Mi riferisco ad Asamoah, Giovinco, Pogba e altri. Abbiamo operato per quello che era necessario fare. Mi auguro che un giorno potremo come società acquistare giocatori da 30 o 40 milioni di euro. Questo vuol dire che potremmo competere direttamente con realtà come i due club di Manchester o il Bayern Monaco.
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