Alla vigilia del match del San Paolo, una vera e propria finale, Alberto Zaccheroni tenta di esorcizzare la sconfitta e tra i fattori che hanno condizionato gli ultimi risultati, ritiene abbia giocato un ruolo fondamentale la sfortuna: «Il Napoli? Costruisce la sua classifica soprattutto sul San Paolo e sui loro valori. Se le cose vanno bene al San Paolo giochi con uno in più, e dopo il risultato di Milano sicuramente avranno il sostegno dei loro tifosi. Ma la Juve è abituata ad affrontare queste situazioni. Sono quelle partite dove gli avversari hanno poco da perdere. Se sbagli contro la Juve non arriva nessun commento. La Juve cosa ha da perdere? Ha da perdere tre punti se non li fa. Tre punti per irrobustire la propria classifica. I punti prima li facciamo e meglio è».\r\n\r\n”BISOGNA REAGIRE”\r\n«Deprimersi in caso si sconfitta? Il rischio c’è sempre, ma non bisogna mai partire già battuti. Bisogna convivere col rischio, in tutte le partite. A noi serve cercare di mantenere una classifica che ci consenta di potercela giocare alla pari con le altre confidando in testa e gambe. Le gambe non possono essere al top, però dalla settimana prossima avremo più giorni per lavorare e per cercare di mettere dentro un po’ di carburante. Quello che mi preme è l’aspetto psicologico, l’unico aspetto che ci può frenare. Dobbiamo essere bravi a convivere con l’effetto sconfitta. Non siamo stati fortunati con gli episodi. Io mi preoccupo della reazione dopo la sconfitta, perché il campo non ci può frenare. Noi dobbiamo essere bravi a dividere l’aspetto del risultato e l’aspetto di quanto fatto in campo».\r\n\r\nL’EMERGENZA CONTINUA\r\n «Situazione infortunati? Questa mattina non ho avuto il tempo di parlare con tutti. Alcuni ieri avevano dei problemi. Di Sissoko sapete, non è un infortunio ma qualcosa di più importante. Per quanto riguarda Iaquinta valuteremo oggi, così come per Del Piero e Manninger. Per Buffon l’orientamento è di aspettare ancora un po’. Amauri è a disposizione. Sissoko torna? In queste situazioni è difficile, io non lo spingo di sicuro. Il ragazzo deve sentirsela, ma in questi casi è difficile essere sereni».\r\n\r\n\r\nPERCHE’ IL RITIRO?\r\n«Questo è un momento molto delicato che fino a dieci giorni fa non ci aspettavamo, o meglio, speravo non arrivasse. Purtroppo c’è stato un calo di prestazione e insieme abbiamo deciso di fare un ulteriore sforzo per concentrarci sugli obiettivi. Per quanto riguarda i chiarimenti quelli li facciamo ogni giorno, io parlo sempre con la squadra. Stiamo facendo il possibile per portare avanti gli obiettivi che abbiamo. Conosciamo il nostro valore e andiamo avanti».\r\n\r\n\r\n”SIAMO SFIGATI”\r\n«Alla squadra domenica scorsa sull’impegno e sulla determinazione non ho nulla da rimproverare. Poi ci sono gli episodi che possono cambiare il risultato, e con la Samp hanno deciso gli episodi. Non abbiamo subito l’iniziativa avversaria. Abbiamo rischiato qualcosa, ma per il resto non abbiamo corso grandissimi rischi contro una squadra che, a detta di tutti, è tra le più in forma. Io questa grande differenza non l’ho vista. Io devo ripartire da quello che abbiamo fatto di buono e di meno buono, non dal risultato. La brillantezza non la può avere quasi nessuno, hanno giocato sempre gli stessi o chi è rientrato dagli infortuni. Ma non stiamo così male. Io domani sera mi aspetto di stare bene in partita».\r\n\r\n(Credits: Tuttosport)