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DIEGO ALLA CASSANO?\r\n“Deve potersi muovere sul campo liberamente, con pochi compiti tattici. Credo sia più una punta che un centrocampista. Un paragone con Cassano? A me sembra che ricordi più Doni, per parlare di una altro giocatore che ho allenato, anche se Cristiano è più attaccante. Diego è molto bravo quando ha spazio e può attaccare la porta frontalmente. Mi è parso molto volitivo e potrà avere spazio, come tutti del resto. Ho visto molto motivati i ragazzi più giovani, così come Trezeguet e i giocatori che sono al centro delle voci di mercato. Queste però non mi toccano, io sto monitorando tutti”.
\r\nQUALI RINFORZI ANCORA? \r\n“Abbiamo portato nuovi elementi che facessero al caso nostro e ora mancano anche molti Nazionali. La rosa andrà ampliata nei settori che al momento sono deficitari, ma spendere per spendere, meglio tenere i giocatori che già abbiamo perché sono un patrimonio che non vogliamo disperdere. Potrebbe anche non andare via nessuno e non arrivare più nessuno. La gente ci ama e questo è importante. Vogliamo ricambiarli creando una squadra che abbia cuore, che lotti e che sudi. Vogliamo che la Juve sia una squadra di calcio”.\r\n\r\nGLI OBIETTIVI STAGIONALI\r\n“Trovare la mentalità per lottare. A quel punto non ci sono risultati che non si possano raggiungere. Dobbiamo avere degli obiettivi e creare una squadra che abbia un’identità e una resa importante. Basta dire Andrea Agnelli, per capire cosa rappresentiamo. Abbiamo tutti grande fiducia nel presidente, nella dirigenza e nella dirigenza e dovremo portare quella stessa mentalità sul campo”.\r\n\r\n