Con la pancia piena si discute e si ragiona meglio

“Con la pancia piena si discute e si ragiona meglio” detta la saggezza popolare e così, sazio e soddisfatto dopo il bel cannolo rifilato alla squadra più onesta del mondo, mi sento di fare qualche ragionamento in libertà, spaziando su vari argomenti.\r\n\r\nCominciamo proprio da Juve-Inter di domenica sera.\r\n\r\nGrande grinta (da Juve…), un poco di fortuna e milioni di anime a sospingere la squadra bianconera e il gioco è fatto.\r\n\r\nCerto, non sono da sottovalutare altri aspetti quali una punta che segna, una difesa solida, un centrocampo grintoso e combattivo, resta il fatto che per una sera abbiamo potuto rivivere in parte, le atmosfere vissute fino a circa sei anni fa.\r\n\r\nEd ecco il punto, il tarlo che per molti juventini resta ancora lì, sulla bocca dello stomaco e continua a farsi sentire implacabile.\r\n\r\nSono di poche ore fa la dichiarazione di Luciano Moggi che dopo i complimenti alla Juve si raccomanda di non dimenticare Farsopoli.\r\n\r\nNon sia mai caro Luciano, non siamo mica dei Vialli o dei Tardelli qualunque…\r\n\r\nGià, perché da qualche giorno sembra davvero che sia cominciata la corsa alla delegittimazione, al ridimensionamento, alla propensione tutta itagliana di mettere fine a qualunque questione brindando a tarallucci e vino.\r\n\r\nHa avuto il suo ruolo in questa vicenda anche il nostro portiere Gigi Buffon, che avventatamente aveva rilasciato delle dichiarazioni a dir poco deludenti.\r\n\r\nLeggere della sua precisazione mi ha lievemente rinfrancato, pur non spostando di una virgola il mio pensiero.\r\n\r\nNessuno chiede ai nostri giocatori di essere disonesti, come invece tutti i giorni assistiamo sull’altra sponda (Materazzi vabbè, lo si conosce, ma Ranocchia che ha ancora difficoltà ad articolare frasi di senso compiuto e già si erge a paladino della virtù nerazzurra, è troppo!), semplicemente si vorrebbe una maggiore attenzione. Come avevo facilmente pronosticato le parole dette da Buffon hanno dato il via ad un bailamme di dichiarazioni tutte tese ad archiviare (in quanto noioso e “passato”) lo scandalo sportivo più grande del secolo.\r\n\r\nNella piazza di paese sono scesi ciarlatani, imbonitori, clown, mangiafuoco e giocolieri.\r\n\r\nIl primo, Gianfelice Facchetti, ha subito posto le sue condizioni: “decideranno i tribunali, per il resto lasciamo perdere”!\r\n\r\nMa come: e i barboni? Le denunce? La banda di criminali e bugiardi che eravamo?\r\n\r\nPerché scordare tutto? Caro Gianfelice, adesso andiamo fino in fondo e anche chi finora si è coperto occhi, orecchie e bocca dovrà sapere che galantuomini lo si è se ci si comporta bene; se ci si comporta male si è tutt’altro. Ci siamo capiti …\r\n\r\nIl tuo armistizio non lo vogliamo, gli armistizi sono roba da deboli.\r\n\r\nTempo qualche ora ed ecco uscire fuori un altro fenomeno che risponde al nome di Marco Tardelli.\r\n\r\nNon nascondo che il cuore ancora mi gocciola di sangue per il dolore.\r\n\r\nUno degli juventini che più ho amato e che ho seguito dal suo esordio fino all’addio ai nostri colori è riuscito con poche parole a cancellare un amore immenso.\r\n\r\nDalla verde Irlanda (che di solito ispira lealtà e profondità di pensiero, ma non stavolta…) sono arrivate dichiarazioni farneticanti ma non inspiegabili. Sì perché ci ho riflettuto sopra e la cosa non è poi tanto misteriosa.\r\n\r\nTardelli terminò la sua carriera in modo non eccezionale. Aveva già dato tutto con la Juve.\r\n\r\nQuel po’ di preparazione che basta e cominciò la nuova carriera post agonistica: un disastro!\r\n\r\nSia come coach che come dirigente infilò una bocciatura dopo l’altra e chi bazzica questo mondo sa bene che alla quarta, quinta chance che sprechi cominci ad esser guardato come una nullità.\r\n\r\nArrivò allora San Giuanin che se lo prese e se lo portò in Irlanda a fare il secondo. Niente di che ma stipendio assicurato e rischi quasi zero.\r\n\r\nIl mitico Trap però ha i suoi anni, i suoi acciacchi ed è probabile che arriverà il momento in cui deciderà di mollare. E il buon Tardelli? Resterà da solo, con la sua etichetta di buono a nulla e soprattutto senza prospettive.\r\n\r\nEcco allora il colpo di genio: “chi comanda il calcio (e non solo) in Itaglia”? Sì, proprio loro, gli onesti.\r\n\r\nE allora vai con un altro itaglianissimo precetto, quello del “tengo famiglia”.\r\n\r\nIn un solo colpo se li è fatti amici ed ha mostrato un senso di responsabilità invidiabile: “dobbiamo salvaguardare il calcio italiano”.\r\n\r\nQuesto calcio? Fondato sulla truffa e sul crimine? Gestito da chi si auto assegna scudetti altrui?\r\n\r\n“Macchisenefrega” deve aver pensato e vai col violino.\r\n\r\nLui nel “calcio itagliano vuole restarci, anche a 90°, ma vuole restarci!\r\n\r\nIn quel momento pensavo che la sequela di potesse chiudersi lì ma mi sbagliavo!\r\n\r\nVialli ha deciso di cementare la sua posizione in Sky, ma non poteva rimanere allo stesso livello degli altri, così ha raddoppiato la posta e l’ha sparata ancora più grossa!\r\n\r\nE’ davvero avvilente guardare questi omuncoli  affannarsi l’uno sopra l’altro, graffiarsi, cercare di arrampicarsi per arrivare in vetta alla montagna del disonore, per potersi stendere ai piedi del padrone, calpestando il loro passato, il nostro, la storia del calcio.\r\n\r\nVedete, un altro “genio del calcio” che risponde al nome di De Canio lo posso anche capire nel momento in cui si cimenta nello sport più praticato dagli addetti ai lavori del calcio, quello cioè di piangere prima, durante e dopo le partite.\r\n\r\nSi è lamentato delle ammonizioni inflitte ad alcuni dei suoi giocatori che quindi non giocheranno contro la Juve. Le ha definite “strane”.\r\n\r\nE’ disgustoso, ma un disgusto diverso, quello dovuto a chi è inferiore e le prova tutte per scamparla.\r\n\r\nPer Tardelli, Vialli  & Co. è differente. Questi signori hanno un passato, hanno vestito quella maglia e grazie ad essa sono assurti all’Olimpo del calcio.\r\n\r\nNon gliene fregasse niente di questo potrei anche sopportarlo, ma sputare su milioni di persone che ti hanno tifato, hanno creduto in te, ti hanno osannato è davvero da omuncoli.\r\n\r\nEcco la differenza tra chi tifa spassionatamente e questa categoria di omuncoli: loro sopra a tutto mettono il dio denaro, la voglia di essere “visibili”, l’andare in Tv, il frequentare l’elite del calcio e del gossip, il restare nell’ambiente…\r\n\r\nI tifosi veri, onesti e senza secondi fini hanno “solo” l’onore.\r\n\r\n“La squadra del cuore non si cambia, mai, piuttosto la morte” si suol dire.\r\n\r\nEcco perché il vero tifoso juventino , al quale hanno tentato di strappare l’onore, non dimentica Farsopoli, non vuole “andare avanti”, non vuole salvaguardare il calcio itagliano , non vuole fare un passo oltre.\r\n\r\nAbbiamo solo l’onore, tolto quello cosa ci resta?\r\n\r\nIo perciò non faccio nessun passo avanti. Io resto sul campo di battaglia dove con l’inganno e la disonestà hanno tentato di strapparmi l’onore e finché non l’avrò riconquistato non mi arrenderò.\r\n\r\nE se la mia JUVE non farà di tutto per arrivare a ciò lascerò anche Lei e resterò col mio onore di uomo e nulla più.\r\n\r\nVisti i tempi e i personaggi che girano, mica è poco…\r\n\r\nMarco Milani (Grimoaldo)\r\nVia Bianconerinews.com

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Pubblicato da
Alberto Zamboni