daniel-osvaldo-juventus-attaccoARRIVO IMMINENTE – Le notizie si rincorrono e le conferme arrivano, Pablo Daniel Osvaldo è praticamente un giocatore della Juventus. Tralasciando l’aspetto economico e concentrandoci su quello puramente tecnico, cerchiamo di capire come la punta potrà inserirsi nello scacchiere di Antonio Conte. Il 28enne italo-argentino, ex (tra le altre) di Roma e Fiorentina, torna in Italia dopo l’esperienza non proprio esaltante al Southampton. Con la maglia dei Saints sono state tredici le presenze e solamente tre le reti. Un amore sempre sul punto di esplodere, ma effettivamente mai sbocciato. Adesso, con il ritorno in Italia, l’attaccante dovrà cercare di convincere – in primis Conte, e in seconda battuta Prandelli – di essere meritevole di vestire il bianconero, tanto da potersi guadagnare la convocazione per il Mondiale brasiliano.\r\n\r\nVista l’imminente chiusura del mercato, prevista per le ore 23 di venerdì 31 gennaio, appare improbabile vedere Osvaldo in panchina già nel posticipo (contro l’Inter) che chiuderà il palinsesto della prossima giornata. Di certo per Simba (com’era soprannominato affettuosamente nella Capitale, in virtù dell’agognata similitudine col « Re Leone » Batistuta) sarà dura scalare in breve tempo le gerarchie stabilite nella Vecchia Signora. Ora come ora la coppia Tevez-Llorente sembra onestamente inattaccabile, ma dietro il duo che tante soddisfazioni sta regalando ai tifosi di Madama, Pablo Daniel potrebbe diventare la prima alternativa (visto che uno tra Vucinic e Quagliarella andrà via). Mettendo in conto che la Juve dovrà competere ad alti livelli su due fronti (campionato ed Europa League), la punta si ritaglierà sicuramente uno spazio importante.\r\n\r\nLA COLLOCAZIONE IN CAMPO – Come sarà utilizzato Osvaldo? Parliamo di un attaccante che si sente una punta centrale, quindi sarebbe (sulla carta) il vice Llorente, ma l’ormai ex Southampton è stato spesso impiegato in passato (vedi Prandelli nella Fiorentina) anche come seconda punta o attaccante esterno sinistro. Tecnicamente il giocatore non si discute, e anche dal punto di vista della duttilità quello di Osvaldo può definirsi un grande colpo di mercato, sempre che il giocatore abbia voglia di mettersi a disposizione delle richieste del mister.\r\n\r\nA fianco di Llorente, Osvaldo sarebbe chiamato a svolgere un ruolo di punta di movimento, con compiti di raccordo con il centrocampo e di inserimento negli spazi, magari sulla scorta delle sponde del numero 14 spagnolo. A fianco di Tevez, invece, giocherebbe più vicino all’area di rigore, e avrebbe dunque più chances di mettere in mostra le doti di finalizzatore e le capacità acrobatiche che lo hanno fatto immortalare in gesti da figurine Panini (memorabili le rovesciate in Torino – Fiorentina e Roma – Catania).\r\n\r\nOCCHIO AI TWEET – Come in tutte le medaglie, c’è il rovescio, ovvero il carattere fumantino di Dani. Già nella scorsa estate, fu “costretto” ad abbandonare la Roma dopo vari litigi con i tifosi giallorossi e gli screzi con Andreazzoli (fatali furono in questo senso il suo profilo Twitter e le parole indirizzate all’ex tecnico giallorosso). Il suo passaggio in Inghilterra lasciava presagire una svolta positiva, ma anche lì non sono mancati i problemi. Dopo una discreta partenza, il mese di gennaio ha visto Osvaldo passare alla voce indesiderato anche in terra straniera. Prima la squalifica di tre turni e infine la rissa con José Fonte hanno definitivamente incrinato i rapporti con il tecnico Pochettino (che lo aveva fortemente voluto dopo averlo allenato all’Espanyol). Tifoso del Boca Juniors, ama ascoltare i Rolling Stones, ed è un fan sfegatato di Diego Armando Maradona. Come tanti calciatori, ama scrivere e postare foto e video sul suo profilo Twitter. È in definitiva un bravo ragazzo, ma a Conte e alla Juventus andrà il compito di tenerlo a bada, coccolarlo quanto serve e usare forse la vecchia strategia del bastone e della carota.