Partiamo da Udinese-Juventus. Si aspettava Cristiano Ronaldo in panchina e cosa significa per lei questa scelta di Allegri?
Chiaramente non mi sarei mai aspettato Cristiano Ronaldo in panchina, questo è evidente. Però mi pare che adesso tutto sia focalizzato su un discorso tecnico: il problema della Juventus non è Cristiano Ronaldo. Ad averne di giocatori come lui. Il problema può essere di natura finanziaria, nel senso che hai un giocatore che ti costa più di 30 milioni netti a stagione. Ma ribadisco, il problema non è Cristiano Ronaldo, la Juventus ha altri problemi. E sono problemi che sono stati evidenziati non solo nella scorsa stagione, ma anche nella partita di domenica contro l’Udinese. Ci sono problemi evidenti a centrocampo e problemi di gestione e controllo della palla e della partita. Ma vi immaginate questa Juve senza Ronaldo? Stiamo parlando di una squadra che già fa difficoltà così, figuriamoci senza Cristiano Ronaldo.
Oggi AS dedica la prima pagina a una clamorosa operazione di mercato: Mbappé al Real Madrid, CR7 al PSG. Lei pensa che il portoghese possa ancora lasciare Torino negli ultimi giorni di mercato?
Io penso che Cristiano Ronaldo andrà a scadenza naturale del contratto a giugno 2022. I movimenti così importanti sono già stati fatti, vedasi Messi. Non capisco perché un’operazione di questo livello si debba fare l’ultimo giorno di mercato. Certo, tutto può succedere, però secondo me rimarrà alla Juve e andrà in scadenza. La panchina contro l’Udinese può dar luogo a varie interpretazioni, lo scopriremo nei prossimi giorni. Ma ribadisco che non è lui il problema. Una squadra che vince due a zero non può farsi riprendere in quel modo.
A proposito della rimonta dell’Udinese, si è parlato tanto dei due errori di Szczesny. Crede che, col passare del tempo, Donnarumma possa diventare un rimpianto per la Juventus?
Alla luce di quello che si sta verificando, è un’occasione buttata via, questo è fuori discussione. La Juve ha avuto l’occasione di prendere il portiere numero uno al mondo e non l’ha preso. Poi adesso è chiaro ed evidente che hai Szczesny e lo devi recuperare. Ci tengo a ribadirlo: la Juventus lo deve recuperare. Il portiere titolare è lui, per cui se devi andare avanti un anno così lo devi per forza recuperare psicologicamente.
Restando in tema di giocatori recuperati, si è rivisto un Paulo Dybala in grande forma. Come vede il suo anno in bianconero con il ritorno di Massimiliano Allegri?
Il ritorno di Massimiliano Allegri può incidere molto sulla stagione di Paulo Dybala: è un giocatore sul quale la Juventus deve fare affidamento per i prossimi anni. Il problema della Juve non è in quel reparto del campo. Sin dai miei tempi la Juventus è sempre stata una squadra difensivamente e mentalmente solida, ci andavano tre giorni per farle un gol. Adesso è di una fragilità disarmante. Allegri dovrà lavorare tanto su questo aspetto.
Basta l’arrivo di Locatelli a centrocampo?
Ho letto che lo stesso Allegri vuole un altro centrocampista. Il primo a capire che forse c’è bisogno di altro è proprio lui. Locatelli è un ottimo inserimento, che cambierà il centrocampo della Juve, però probabilmente c’è bisogno anche di qualcos’altro.
Ottimo esordio dell’Inter, che vince 4-0 contro il Genoa. Nonostante gli addii di Hakimi, Lukaku e Antonio Conte, vede ancora i nerazzurri favoriti per la conquista del titolo?
Assolutamente sì. Certo, il ritorno di Allegri è affascinante, ma per me la Juventus non è la favorita. La favorita per lo Scudetto è l’Inter. Sì, è vero, non ha più Lukaku e Hakimi, ma ha preso Dzeko, Çalhanoğlu, Dumfries e molto probabilmente prenderà Correa o Belotti. Quindi, di cosa parliamo? Per carità, è cambiato l’allenatore, però non stiamo parlando dell’ultimo arrivato, di un emergente, stiamo parlando di un allenatore che ha vinto anche alla Lazio.
Quale può essere, secondo lei, la squadra rivelazione/sorpresa di questo campionato?
La Roma, prima di tutto per Mourinho, che è uno tra i migliori al mondo. Mi sembra una squadra già molto carica. Poi hanno preso Abraham che secondo me è molto bravo.