Cobolli Gigli: “Spiace per l’addio di Del Piero. Le critiche di Agnelli alla mia gestione? Abbiamo fatto meglio degli ultimi anni”

“Il fatto dell’addio si poteva presumere che prima o poi avvenisse. Spiace sempre, perché si tratta di un grande campione che ha regalato giocate straordinarie, legando il proprio nome ai successi juventini degli ultimi vent’anni. Lo definirei il Boniperti del terzo millennio”. Così Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus ai taccuini di ‘Tuttojuve.com’. L’ex numero uno di Corso Galileo Ferraris, ha poi allontanato di almeno un anno il futuro da dirigente per Alessandro Del Piero: “Mi immagino che giochi ancora un annetto all’estero, magari in America. Dopodiché potrebbe davvero intraprendere la carriera dirigenziale. Certo che il Del Piero di domenica a Verona è ancora delizioso dal punto di vista tecnico, peccato sia al crepuscolo la sua esperienza juventina”. Sulle ambizioni dell’attuale Juventus di Conte, poi Cobolli Gigli afferma che “le altre big stanno stentando e sono ferme in classifica. La Juve può approfittarne, sfruttando anche il fatto di avere un unico impegno settimanale. Sinceramente però vedo i bianconeri da primi tre posti, non bisogna illudere i tifosi, anche se nel calcio i miracoli succedono qualche volta…”.\r\nAgnelli, nel corso del Cda ha criticato la gestione societaria dell’immediato post-Calciopoli, critiche che l’ex presidente rispedisce al mittente: “Non penso che ci sia neppure bisogno di rispondere. La Juventus è un club quotato in borsa, pertanto tutte le operazioni sono alla luce del sole. Credo che poi parlino i risultati: con il sottoscritto al timone la Juve è ritornata immediatamente in Serie A. Nella massima serie poi abbiamo centrato un terzo ed un secondo posto, non mi sembra che negli ultimi anni ci siano stati risultati migliori”.\r\nUna battuta, infine, sulle recenti novità dal fronte Calciopoli: “La situazione nel corso degli anni è mutata radicalmente. Adesso sono emerse nuove intercettazioni che hanno coinvolto anche gli altri club. Le avessimo avute anche noi all’epoca, le posso garantire che avremmo dato battaglia come sta facendo giustamente ora il presidente Agnelli. Non si dimentichi che l’avvocato della Juve attuale è Briamonte ovvero il medesimo della nostra gestione. L’unica cosa che è mutata sono gli incartamenti a disposizione adesso della difesa”.