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La Juventus è tornata alla vittoria, con il sofferto 2-1 rifilato al Brescia, e si appresta ad affrontare le ultime otto gare in programma con la voglia di risalire la china della classifica e cercare di non farsi sfuggire un posto in Europa. I tifosi bianconeri, però, guardano già avanti e sono ansiosi di capire come la squadra juventina affronterà il prossimo mercato estivo. E a proposito di calciomercato, ma non solo in chiave Juventus, Goal.com ha intervistato Claudio Pasqualin, uno dei procuratori più autorevoli nel panorama italiano e non solo. “E’ evidente la necessità per la Juventus di operare bene nel prossimo mercato – ha detto Pasqualin – Marotta starà sicuramente già attivandosi in tal senso. Saranno da effettuare operazioni di riscatto, ma soprattutto di individuazione di quei campioni che possano risolvere i problemi della squadra bianconera. Consigli? Non credo sia giusto che dia io dei consigli a Marotta, lui sa fare bene il suo lavoro”.\r\n\r\nNei giorni scorsi alla Juve è sfuggito il talento brasiliano Piazon, ora destinato al Chelsea. Marotta, che sembrava avere giù in pugno il calciatore, ha giustificato il passo indietro parlando di etica. “Non sarebbe stato etico riconoscere a un minorenne uno stipendio da un milione di euro”, ha detto. Lei cosa ne pensa? “Quello di Marotta è un concetto corretto dal punto di vista generale, ma nello specifico ha il limite che, comunque, la Juventus deve arrivare costi quel che costi al campione. Ciò che è morale ordinariamente, nel calcio lo è meno. C’è però da dire che Piazon è un giocatore che ha fatto ancora pochino, sulla decisione di Marotta, quindi, potrebbe aver pesato anche il fatto che quello che è ritenuto un futuro campione di prima grandezza sia ancora in parte un’incognita, che abbia ancora degli aspetti sconosciuti, anche se sicuramente la Juve l’avrà fatto seguire bene dai suoi osservatori. Ad esempio, se prendiamo in considerazione uno come Neymar, che gioca in prima squadra, che è stato convocato nella Seleçao, che ha fatto cose strabilianti all’ultimo Sudamericano U20, è una cosa, hai più certezze. Piazon è vero che ha referenze positive ma è ancora una mezza incognita”.
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In vista della prossima stagione, secondo lei quali sono gli acquisti da cui la Juve dovrebbe ripartire e che potrebbero farle fare il salto di qualità? “Non mi sembra il caso dica io dei nomi, non spetta a me farli”.\r\n\r\nE per quanto riguarda Del Neri, lei pensa che verrà sostituito a fine stagione? “Non so se verrà confermato o meno. Senza dubbio, però, con giocatori di maggiore qualità Del Neri avrebbe ottenuto risultati diversi. Sicuramente il suo lavoro è stato ostacolato da una rosa non proprio di prima grandezza, senza dimenticare i tanti infortuni”.\r\n\r\nDue suoi assistiti di grande valore, Giovinco e Criscito, si dice potrebbero cambiare squadra, cosa c’è di vero? Per Giovinco, ad esempio, si è parlato insistentemente del Napoli… “Queste sono situazioni tutte ancora da valutare, non c’è niente di deciso”.\r\n\r\nUna delle voci di mercato più intriganti è quella che vorrebbe un ritorno in Italia di Kakà. Qual è la sua opinone in proposito? “Anch’io credo sia un’ipotesi tutt’altro che peregrina. Credo proprio che qualcuno ci stia lavorando. Dove? Al Milan senza dubbio”.
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A proposito di Milan, Balotelli vestirà il rossonero nella prossima stagione?
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\r\nA parte l’eventuale ritorno di Kakà, quali potrebbero essere secondo lei i colpi più importanti del prossimo calciomercato? “Quello della prossima estate sarà un mercato di crisi economica e di solito in questi casi la fame aguzza l’ingegno. E’ bello credere che ci saranno grandi colpi di mercato, anche perchè a volte si fanno in queste situazioni proprio per disprezzare la realtà (ride, ndr). Eppoi la fantasia italica è tanta e c’è sempre qualche colpo a sorpresa anche in periodi come questo, in cui non girano tanti soldi. Per ora, però, fare nomi e cognomi è impensabile, è ancora presto, ma credo che fra qualche settimana comincerà a saltar fuori qualche nome”.\r\n\r\nFracassi Enrico
\r\n“E’ troppo presto perchè lasci il Manchester City. Il destino di Balotelli è legato a quello di Mancini. Credo che vedere Balotelli in uscita dal City sarebbe più facile se sulla panchina della squadra inglese non ci fosse più Mancini e non mi sembra proprio che il tecnico sia messo in discussione dalla dirigenza del club”.