Clamoroso, capo degli zingari ammette: “Mi offrirono soldi per fare nome di Conte in TV”
Ci hanno dato dei sovversivi, ci hanno detto che non sappiamo accettare le sentenze, che siamo imbroglioni a prescindere, che il nostro allenatore è un poco di buono… Noi semplicemente abbiamo sempre letto le carte, la verità ce la siamo sempre andata a cercare e non ce la siamo fatta raccontare da chi inventa dossier ad arte per rovinare la vita alle persone. Ecco perché accogliamo con soddisfazione le parole di uno dei capi degli zingari, Gegic, costituitosi in Italia perché coinvolto in maniera importante nella vicenda Calcioscommesse. Che Antonio Conte dovesse pagare per qualcosa mai commesso, lo avevamo capito sin da subito, ma quanto fosse articolato e da chi fosse ordito il disegno messo su per farlo fuori lo scopriamo solo vivendo giorno dopo giorno. Fatto sta che dopo le parole di Locatelli e Bertani, a cui non sono stati fatti sconti dalla giustizia “perché non hanno fatto nomi” (più fai nomi, meglio se grossi, più ti salvi), arrivano le parole di Gegic alla ‘Gazzetta dello Sport’ a svelare retroscena inquietanti:\r\n
Carobbio ci ha detto che nello spogliatoio del Siena scommettevano quasi tutti Una tv mi ha persino offerto 5 mila euro per un’intervista se parlavo anche di Conte. Come se le conoscessi. Ho rifiutato. Non ho nulla da dire su di lui: mai visto, mai sentito, mai provato a contattarlo, ma soprattutto non ho bisogno di soldi per parlare di quello che so.
\r\nLasciamo a voi qualsiasi ulteriore commento.