Chievo vs Juventus 1-0: commento e highlights di un disastro annunciato
Ennesima sconfitta, ennesima figuraccia, ennesima dimostrazione che la juventus è una squadra alla sbando, priva di una guida tecnica, priva di una società forte, priva di una rosa all’altezza per poter seriamente pensare non di vincere qualcosa ma anche solo di risollevarsi in tempi brevi per dare un senso alla stagione. \r\nAl Bentegodi va in scena la solita juve incapace di partorire una qualsiasi azione benchè dozzinale, contro una delle squadre tecnicamente più deboli ma meglio organizzate del campionato che porta a casa uan vittoria meritatissima non solo per piglio agonistico.\r\nLa squadra si schiera col rombo visto in coppa italia ma i risultati quando i ritmi si alzano sono ben diversi.\r\nL’assenza di Caceres, rimpiazzato dal lento Grygera che deve poi lasciare il posto a Zebina, è come preventivato pesante perchè ci priva di uno sbocco alla manovra sulla destra. A sinistra si continua ad insistere su un Grosso impresentabile, riproponendo De Ceglie in mediana ed escludendo Salihamidzic per il rientrante Marchisio.\r\nIn avanti è Paolucci a sostituire Amauri, e il giovane ex primavera risulterà alla fine uno dei meno peggio, lineare e propositivo nel suo modo di giocare che però necessiterebbe di un centrocampo che accompagni l’azione per raccoglierne le sponde.\r\nDietro alla punta dovrebbero in teoria giostrare a piacimento Diego e Del Piero ma in realtà, ed è uno dei tanti misteri di questa Juventus, i due raramente si trovano a distanza utile per poter dialogare, e quando lo fanno le loro triangolazioni si infrangono contro il muro composto dalla solidissima coppia Mandelli-Yepes.\r\nIl campo disastrato non aiuta una squadra lenta e priva di un gioco collaudato come la nostra, ma se è uno scandalo che si possa giocare in serie A su terreni del genere è altrettanto scandaloso che la Juventus dopo 7 mesi non sappia proporre nemmeno una sovrapposizione sulla fascia, una triangolazione, una sponda per l’accorrente mediano che va al tiro da fuori, una qualsiasi parvenza di gioco.\r\n
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In queste condizioni ormai di base ci si deve aggrappare alla verve dei singoli,ma oggi evidentemente nessuno di loro era in giornata risolutrice.\r\nDiego continua a mostrare una preoccupante carenza di personalità (quella vera) , defilandosi sempre più dal cuore del gioco per andare a cercare palloni sulla fascia.\r\nDel Piero paga inevitabilmente i segni del passare del tempo ed è impensabile che possa da solo uscire da soluzioni ingarbugliate come faceva gli anni passati, in questa condizione fisica pessima potrebbe fare la differenza solo in una squadra come il Milan che ha trovato in equilibrio e sfrutta il lentissimo Ronaldinho come valore aggiunto, non certo come salvatore della patria fulcro del gioco.\r\nDeludente la prova dei due fantasisti è mancato totalmente anche l’apporto del centrocampo.\r\nMelo alterna buone chiusure ai soliti errori banali, meglio ha comunque fatto rispetto ad uno spaesatissimo Marchisio e di un De Ceglie che alla consueta imprecisione non ha stavolta unito le preziose folate offensive viste col Napoli.\r\nNella pochezza generale Ferrara sembra ormai anche privo di stimoli e serenità oltre che delle necessarie competenze, incapace di dare una qualsiasi scossa alla squadra,anche per oggettiva mancanza di ricambi.\r\nSpecchio della partita rimarrano i 10, tristissimi minuti finali, con gli attaccanti (a cui s’è ,tardivamente, aggiunto Ciro Immobile entrato sul finale per Marchisio) in area ad aspettare un classico cross da arrembaggio finale che non arriverà mai, tra palloni scagliati sugli spalti e incapacità totale di liberarsi per andare al lancio anche solo dalla trequarti.\r\nNon resta che sperare nell’ennesimo c.d.a. incrociando le dita perchè ,almeno stavolta, non scelgano di non scegliere.\r\n
(Commento di Ilaria Ricci)