Chiesa se n’è andato, tu rimani al mio fianco | Thiago Motta, ripensamento last second: strappato il contratto
Federico Chiesa ha lasciato la Juventus, resta in bianconero un altro esubero, Thiago Motta preferisce reintegrarlo in rosa
Federico Chiesa non è più un giocatore della Juventus. L’esterno azzurro si è trasferito in Premier League al Liverpool a titolo definitivo al termine di una trattativa che vede entrare nelle casse dei bianconeri 15 milioni, bonus inclusi. Una cifra contenuta rispetto a quanto avrebbe potuto racimolare Cristiano Giuntoli a inizio mercato ma l’obiettivo era quello di non inserire a bilancio uno stipendio pesante come il suo e non perderlo a zero.
Il contratto di Chiesa scadeva infatti il prossimo 30 giugno e non c’erano i margini di un rinnovo, data anche la decisione di Thiago Motta di metterlo fuori rosa, ritenendolo mentalmente inadatto al nuovo ciclo dei bianconeri dove le motivazioni contano più del talento.
La dirigenza è riuscita a piazzare in uscita altri esuberi nel rush finale di questa sessione estiva come Arthur, a un passo dalla firma per il Napoli, e Mattia De Sciglio che è un nuovo terzino dell’Empoli.
Tante prese di posizioni nette hanno spinto a un taglio drastico rispetto alla precedente gestione targata Max Allegri, con altri senatori che non hanno rinnovato e che si sono svincolati, da Alex Sandro ad Adrien Rabiot.
Doveva lasciare la Juventus e invece Motta ha cambiato idea, lo vuole in rosa
Era in uscita anche Tiago Djalò ma, a sorpresa, il portoghese resterà in bianconero. Thiago Motta preferisce contare su di lui a livello numerico in una stagione in cui il calendario sarà fitto di gare da disputare e in cui il contributo dei giovani della Next Gen potrebbe non bastare come turnover.
Il portoghese era finito nel mirino del Brest ma la trattativa si è arenata, con i transalpini che alla fine hanno chiuso per Soumaïla Coulibaly, arrivato in Ligue 1 in prestito dal Borussia Dortmund.
La difesa della Juventus è solida ma i bianconeri giocano all’attacco
Una difesa bianconera che è apparsa impeccabile nelle prime due partite di campionato dove ha mantenuto la porta inviolata contro Como e Verona, concedendo davvero poco alle due compagini avversarie.
La tenuta della retroguardia è una prerogativa per Thiago Motta che non ha comunque intenzione di rinunciare al calcio propositivo che ha mostrato nella precedente e fortunata parentesi a Bologna che è valsa la chance di guidare il club più titolato d’Italia.