Federico Chiesa si è presentato oggi in conferenza stampa all’Allianz Stadium: l’appuntamento era stato rinviato per via della bolla e le numerose partite ravvicinate. “Avrei voluto fare questa conferenza stampa appena arrivato – dichiara Chiesa presentandosi alla Juventus – ma causa bolla e partite non si è potuta fare. Ci tengo oggi a ringraziare pubblicamente la Fiorentina e Firenze per questi 14 anni che mi hanno fatto crescere. Ringrazio i presidenti Della Valle e Commisso e i tifosi. Quando ho saputo della Juve era proprio a fine mercato, ringrazio la società bianconera per aver fatto lo sforzo di portarmi qui. Sono orgoglioso di vestire questa maglia così prestigiosa”. Eppure dall’altra parte l’addio non è stato altrettanto tranquillo, anzi il ragazzo è stato più volte attaccato dai dirigenti viola, ai quali però non vuole rispondere: “Non faccio nessuna polemica. Mi sono sempre comportato in modo corretto verso di loro, voglio chiudere qui la polemica”.
Da queste polemiche sono risultate delle violenze verbali anche nei confronti del fratello minore di Chiesa, episodi che in pochi hanno stigmatizzato da Firenze. “Penso siano persone che non c’entrino nulla con il calcio – risponde Federico – Sono solo persone che usano i social per offendere, per invidia personale. Non c’entra nulla con la Fiorentina e col mio trasferimento. Ora guardo avanti e alla Juventus. Pressioni? Capisco benissimo la mentalità di dover vincere tutte le partite. Siamo in costruzione ma vogliamo portare a casa punti e vittorie. Ora siamo uniti per giocare al meglio la partita contro lo Spezia, che sarà fondamentale. Vincere sarà importantissimo, dobbiamo andare lì col nostro gioco e le nostre idee per portare a casa i 3 punti”.
Capitolo chiuso, insomma, Chiesa è ormai della Juventus e si è già calato alla perfezione nella parte, anche se ovviamente è molto giovane e occorre dargli tempo. “C’è un po’ di responsabilità su di me – ammette – ma quando scendo in campo penso a mettermi bene a disposizione di mister e compagni. Tutto qua è nuovo, devo ancora imparare. Ma sono davvero felice e contento. Cosa c’è di nuovo esattamente? La disposizione in campo chiesta dal mister, per ora siamo in costruzione e scendiamo in campo per vincere ogni partita e competizione, ma ora ci schieriamo in una maniera nuova e dove mi si chiede di mettermi io gioco. Posso giocare sia a destra che a sinistra. Ronaldo? Non ho ancora avuto il piacere di allenarmi con lui, ma sarà una gioia vederlo appena torna dalla quarantena”.
Mercoledì scorso Chiesa ha avuto la possibilità di giocare subito la partita più difficile della sua carriera, ma contro il Barcellona non è andata affatto bene. “Sono d’accordo con quanto ha detto il mister. Con il tempo e il lavoro duro sul campo otterremo risultati perché tutti seguiamo l’allenatore. Sensazioni? Fantastiche. Giocare in Champions per la Juventus è stata per me un’emozione unica. Abbiamo fatto benissimo a Kiev, meno col Barcellona, ma stando insieme giorno dopo giorno in allenamento miglioreremo e otterremo i risultati che meritiamo. I senatori? Sono giocatori che hanno lasciato impronta nel calcio italiano e mondiale – prosegue – Basta cambiarsi con loro in spogliatoio e già t’insegnano qualcosa. Spero anche io un domani di lasciare la mia impronta, ma la strada è lunga e c’è tanto da migliorare”.