Federico Chiesa sta per tornare: dal 30 dicembre l’attaccante esterno della Juventus sarà nuovamente a disposizione di Massimiliano Allegri. Per essere nuovamente abile e arruolabile, l’ex Fiorentina ha ridotto anche le vacanze natalizie: “Mi sto allenando alla Continassa! Devo recuperare da un infortunio, ho deciso di non andare in ferie. Voglio essere al 100% per il 2022”, ha rivelato a Repubblica. La Juventus ha troppo bisogno di lui, anche se negli ultimi tempi i risultati hanno consentito ai bianconeri di riavvicinarsi alle posizioni che contano in classifica. “Dobbiamo pensare partita dopo partita, come ha detto giustamente il mister. Io torno il 30 con la squadra, ho avuto la sfortuna di farmi male – ribadisce – ma ora dobbiamo fare un grande 2022. Perché l’idea della Juve è sempre di vincere ogni partita”.
Da un anno e mezzo a Torino, Chiesa ha dimostrato sin da subito di avere personalità e mentalità vincente. “Sono venuto qui con la mentalità di vincere qualsiasi competizione – insiste – Ora puntiamo alla Supercoppa contro l’Inter, poi alla Coppa Italia. Per il campionato, vedremo. E siamo agli ottavi di Champions: lì è tutto da scrivere Bilancio fin qui? Più che positivo. Ma penso solo al 2022 e alla prossima partita. Voglio vincere con la Juve e riportarla in alto”.
Qualcuno sostiene che ancora non sia stato sfruttato al meglio, soprattutto in questa seconda stagione in bianconero. Chiesa puntualizza quale sia il suo ruolo: “Sono un’ala, gioco sempre dove vuole il mister, come contro il Chelsea per sfruttare gli spazi. Ma, come ho dimostrato all’Europeo e con la Juve, sono un esterno. Destro o sinistro”.
Tra gli idoli del numero 22 della Juve, ci sono Kakà e Del Piero, rivela il diretto interessato, che puntualizza: “Ma poi ho avuto la fortuna di trascorrere un anno con uno dei campioni più grandi della storia del calcio: Cristiano Ronaldo. Vederlo dal vivo, la sua dedizione, la sua forza mentale, l’essere decisivo e presente in ogni situazione… È stato di costante ispirazione per me. Cristiano è su un pianeta a parte. È stato emozionante lavorare con lui – conclude – e vedere dal vivo cosa fa per essere così forte”.