Era una domenica di gennaio, a Roma, un Federico Chiesa in perfetta forma fisica e pronto a spaccare il mondo si è fermato. Per un secondo il mondo si è fermato: Chicco ha fatto crack. Nessuno se lo aspettava, tutto andava bene e la squadra stava pianificando la scalata verso il quarto posto ed in un momento tutto è finito. Vani i tentativi di proseguire, ci è voluto oltre un anno per rivederlo in campo e Prime Video ora racconterà tutte le tappe che hanno portato al recupero.
L’epilogo di quel Roma-Juventus è indimenticabile, una partita incredibile che i bianconeri hanno ribaltato in pochissimi minuti portando a casa una vittoria strepitosa. Ma quel giorno viene ricordato anche per una cosa negativa: l’infortunio di Chiesa. Nessuno se lo aspettava, molti dicono che avrebbero subito volentieri una sconfitta piuttosto che assistere a quella scena.
Chiesa dal canto suo ci ha provato fino all’ultimo. si è alzato in piedi zoppicando e ha provato a restare in campo, nonostante dentro di sé sapesse già come sapesse già come sarebbe andata a finire.
Non è stato semplice, anzi è stato molto difficile e ha dovuto lottare ogni giorno. L’operazione, la fisioterapia, l’allenamento, tutto per rientrare il prima possibile. Chiesa stesso in un frame del documentario pubblicato su Instagram dice di aver pensato: “Ma chi me lo fa fare“. Il crack è avvenuto nel momento peggiore, quando era in perfetta forma fisica e in campo faceva sempre la differenza. Durante lo stop i tifosi contavano i giorni, lui rimpiangeva di non poter aiutare la Juventus e la Nazionale e il tempo sembrava non passare mai. In un altro frame si vede il numero 7 contentissimo dire alla madre: “Mamma ho ripreso a correre”. Per tutti è stata dura ma ora i tifosi potranno vedere com’è andato tutto e quanto lui fosse il primo a soffrire per non poter fare ciò che ama di più: giocare a pallone.
Ci è voluto oltre un anno per vederlo in campo qualche minuto sul rettangolo verde ma subito ha fatto emozionare i tifosi. La sua felicità era palpabile, tanto da far commuovere tutti i bianconeri. Dopo qualche spezzone di gara qua e la ha finalmente ripreso una maglia da titolare, la numero 7 stavolta e il solo vedere il numero sul tabellone è stata una scena da lacrime agli occhi. La sua emozione, l’emozione dello stadio sono cose che solo vivendole si possono capire. Chicco è tornato e l’ha mostrato subito.
Già con il Monza in Coppa Italia si è fatto rivedere segnando il gol della vittoria, una rete meravigliosa. Ora ciò che tutti aspettano è di vederlo in coppia con Vlahovic come ai tempi della Fiorentina, un sogno che si potrebbe realizzare presto.