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Chiesa, ultimo test al ginocchio: serve l’ok per la gara con l’Inter

L’esterno della Juve continua nel suo percorso di recupero e spera di poterci essere già domani sera: provino decisivo.

Il ginocchio di Chiesa continua a preoccupare la Juve. Il giocatore non riesce a tornare a completa disposizione per via di un dolore insistente. Provino decisivo in giornata per capire se potrà esserci contro l’Inter.

Contro il Verona è arrivato un successo che carica la Juve in vista di un aprile ad alta tensione. Domani è già il giorno del match contro l’Inter per l’andata di Coppa Italia, prima di un’altra doppia sfida importantissima con Lazio in campionato e Sporting in Europa League. I bianconeri hanno bisogno della rosa al completo per essere competitivi su tutti i fronti e in tal senso continuano a preoccupare le condizioni di Federico Chiesa.

Chiesa, provino prima dell’Inter: Allegri spera che il dolore al ginocchio sparisca

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Gli esami hanno garantito che non ci sono lesioni. Il consulto con il professor Fink in Austria ha dato esito positivo. Ma tornare a disposizione per Federico Chiesa continua a essere molto complicato. Il dolore al ginocchio – il destro, non quello operato per lesione nel gennaio 2022 – non passa e nonostante sia costantemente monitorato il giocatore fatica a rimettersi in sesto. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo esame più approfondito in artroscopia in fibra ottica per dare anche maggior tranquillità al ragazzo che ovviamente ha difficoltà a sbloccarsi anche mentalmente dopo il trauma subito poco più di un anno fa.

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Chiesa effettuerà un provino oggi per capire le condizioni del ginocchio e se il dolore è sopportabile per essere a disposizione per il match contro l’Inter di domani sera. Contro il Verona è stato risparmiato da Max Allegri, che spera di averlo per la Coppa Italia. Non per i 90 minuti, ma sarebbe già un passo avanti poterlo inserire a gara in corso sfruttando i suoi strappi.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni