Chiellini: “Ronaldo? Meglio se fosse andato via prima del 28 agosto”

Giorgio Chiellini parla dell’addio di Ronaldo ai microfoni di DAZN: “Aveva bisogno di una squadra che giocasse per lui”

Giorgio Chiellini ha rilasciato una lunga intervista a Diletta Leotta per DAZN, di cui ne è stato pubblicato poco fa uno stralcio. Il capitano della Juventus ha parlato innanzitutto dell’addio di Ronaldo avvenuto negli ultimissimi giorni del mercato estivo. “Eravamo arrivati ad un punto del rapporto in cui Cristiano aveva bisogno di nuovi stimoli e di una squadra che giocasse per lui, perché quando trova una squadra del genere lui è decisivo. Lo sta dimostrando in questi mesi e lo ha dimostrato anche nei tre anni che è stato insieme a noi”.

Chiellini: “Addio di Ronaldo un piccolo shock”

La Juventus è ripartita con un programma pluriennale di cui mister Massimiliano Allegri sarà la linea guida e dopo uno scotto iniziale, ora stanno arrivando i risultati. “Qui alla Juventus è nato un programma di ringiovanimento e di ripartenza. Se Ronaldo fosse rimasto – sottolinea Chiellini – sarebbe stato un valore aggiunto e lo avremmo sfruttato volentieri, ma ci sta che lui pensasse più al presente che al futuro. È andato via il 28 di agosto, per noi sarebbe stato meglio se fosse uscito prima. Qualcosa abbiamo pagato, un piccolo shock te lo crea e secondo me abbiamo pagato qualcosa proprio in termini di punti. Fosse andato via il primo di agosto, avremmo avuto tempo per prepararci meglio”.

La parentesi di Bonucci al Milan

Nella stessa intervista, Chiellini parla anche del trasferimento di Leonardo Bonucci al Milan: “Quando mi ha comunicato che andava via dalla Juve ci sono rimasto tanto tanto male… Gli ho scritto molto – ricorda – chiaramente in privato, perché sono uno a cui piace mantenere privati certi rapporti. Mi ha comunicato la notizia una mattina, erano i primi giorni di ritiro, me l’ha detto a voce e io poi alla sera gli ho scritto un lungo messaggio. Le scelte nella vita vanno sicuramente accettate, però se non fosse stato in vacanza da solo nel mese prima, ma fossimo andati in vacanza insieme come altri anni, secondo me non sarebbe andato al Milan, son convinto – aggiunge – Gli avrei fatto aprire un po’ di più la vista, gli avrei fatto capire che stava facendo un errore, quel Milan lì con tutto il rispetto non era il Real Madrid ma neanche il Milan di oggi, andava sicuramente a peggiorare, infatti poi si è reso conto dell’errore molto presto”.