Chiellini out almeno un mese, alla Juve intanto un milione di indennizzo

Che l’infortunio a Chiellini fosse grave lo si era capito sin da subito, ma da ieri sera alle 20.30 c’è la certificazione dei medici: stiramento tra il primo e il secondo grado al polpaccio (gemello mediale sinistro) per il quale sono necessari dai 35 ai 40 giorni di stop. Preparazione compromessa e molto probabilmente addio alla Supercoppa Italiana contro il Napoli. La notizia, è chiaro, non è stata presa bene dalla Juventus: nonostante sia massima la collaborazione dei bianconeri nei confronti della nazionale, la gestione dell’infortunio di Chiellini in Polonia e Ucraina non ha per nulla convinto. Lo staff medico bianconero ha sin da subito compreso che il difensore fosse molto carico a livello muscolare a causa del recupero lampo e degli impegni ravvicinati. Prova ne è che anche il flessore lesionato contro l’Eire non è stato trovato in buone condizioni.\r\n\r\nCome parziale consolazione per la Juve, ci sono gli indennizzi che spettano ai club per aver prestato i giocatori alla maglia azzurra. La Figc aveva stanziato in proposito una diaria di circa 1.300 euro, mentre la Uefa una cifra intorno ai 2.700. A ciò andranno aggiunti i proventi derivanti dai 60 milioni complessivi stanziati per la competizione e la cui distribuzione verrà fatta dopo la suddivisione dei club in fasce non omogenee. In ogni caso, dei circa 3,7 milioni a disposizione tra indennizzo federale e Uefa, la fetta più grande va alla Juventus (1,064 milioni), che ha dato all’Italia 7 giocatori (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Marchisio e Giaccherini). Segue il Milan (516 mila), che ha fornito tre atleti (Abate, Nocerino e Cassano). Più indietro la Roma (344 mila) con due calciatori (De Rossi e Borini), poi il Napoli (De Santis, Maggio) e il Psg (Sirigu e Thiago Motta). Cifre non eccelse rispetto a quanto siamo abituati a sentire per il calcio, ma siamo certi che faranno comodo a tutti e non verranno rifiutate.