L’uomo mascherato è uno che c’ha naso e Juventus-Inter, la sfida per uomini forti, è la partita in cui mostrare i muscoli per svelarsi appieno. Cagliari e Bordeaux sono le ferite che ancora bruciano sulla pelle d’una Vecchia Signora, stretta tra le braccia solide d’un corazziere che passa dalla sala operatoria all’area di rigore con scioltezza e senza un pizzico di paura. Un’ora e mezza subito, un’altra ora e mezza martedì, e quel che resta dell’anno che verrà sarà scritto sull’erba d’un teatro Olimpico nel quale Chiellini lascerà sgorgare sino all’ultima goccia di sudore. Juventus-Inter è la partita perfetta da raschiare nel fondo del barile in cui c’è di tutto: l’orgoglio, la dignità, il prestigio, l’ambizione ed anche la storia d’un club che non può sentirsi escluso dal tavolo delle grandi alla quindicesima giornata, quasi senza aver mai avuto la possibilità di provarci. Juventus-Inter è la notte delle stelle, scudetti sparsi lungo un rettangolo di gioco in cui già rischia di consumarsi una stagione che non può finir così. E allora, giù la maschera: e lo dice Chiellini.\r\n\r\nChiellini, l’immagine della Juve è lei: siete messi male…\r\n «È’ un’impressione. E poi, in fin dei conti, è appena una ammaccatura al naso. Da quando sono qui questa è la terza. Ormai ci ho fatto il callo, quasi non me ne accorgo. E dunque nessun problema».\r\n\r\nTutto questo in teoria, perché in pratica lei incrocia Eto’o e Milito: da mettersi paura.\r\n«Io sono tranquillo, in allenamento mi sto cominciando ad abituare ai contatti. Ho dato preciso mandato ai compagni di provarci, così arrivo preparato a sabato sera e senza alcun pregiudizio. E poi mica si gioca con il naso? Magari con la mascherina sono io che faccio un po’ paura a loro».\r\n\r\nLa Juventus: un anno in tre giorni. \r\n«Nel bene e nel male è così. Prima il campionato, poi la Champions, c’è in palio tutto. Ma ci presentiamo alla doppia sfida senza alcuna preoccupazione. Siamo abituati a certe situazioni. Abbiamo spalle forti ed un passato niente male. Ma siamo soprattutto convinti di avere anche la forza per riemergere immediatamente, per imprimere un cambio di direzione alla nostra stagione. E’ induscutibile che tra domani e martedì mettiamo in palio praticamente tutto, ma è anche indiscutibile che ci lanciamo in questi centottanta minuti con naturale spigliatezza».\r\n\r\nLeggi l’intervista completa sull’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio