Giorgio Chiellini e l’intervista di Pasqua: il difensore della Juventus ha parlato di scudetto, Champions League e tanto altro ancora. I campioni d’Italia stanno preparando la prossima sfida del Camp Nou contro il Barcellona. “Normale arrivare a certe partite con tensione – le parole di Chiellini riportate da ‘Sportmediaset’ -. All’andata siamo stati bravi, ma alla fine sapevamo di essere a metà dell’opera. Dobbiamo dimostrare ancora una volta la maturità di questo gruppo. Siamo consapevoli che dovremo andare lì per segnare, possibilmente un gol in più rispetto a loro. Se riusciremo a tenere più lontani possibile dalla porta i loro fuoriclasse, dar loro pressione, restare alti e corti, allora per loro può diventare tutto difficile. È chiaro che se andiamo lì e stiamo bassi, corti, e perdiamo tutti i duelli, si fa dura. Non dipende solo da noi – continua – , ma dipende sicuramente parecchio da noi, e ne siamo consapevoli. Dovremo stare attenti perché il Barcellona in casa riesce sempre a tirare fuori qualcosa di magico, e non lo ha fatto soltanto contro il Psg ma tante volte in questi anni. Di fronte però troverà una squadra che farà di tutto per far chiudere il ciclo europeo di Luis Enrique al Barcellona con una sconfitta”.
Intanto, con la vittoria di Pescara di ieri, la Juve ha messo in discesa il discorso scudetto: “Ieri è stata sicuramente una giornata importante. Una trasferta così, in mezzo al doppio impegno di Champions League, nascondeva mille insidie. Dipendeva da noi prima, ora dipende da noi ancora di più. Ieri – sottolinea – nel secondo tempo potevamo chiuderla prima, il segreto per gestire così tanti impegni è proprio ammazzare le partite prima, ma credo che il mister possa comunque essere soddisfatto”.
Ora, Allegri e la sua truppa sono in apprensione per le condizioni di Paulo Dybala, che ieri è stato randellato da Muntari, uscito addirittura impunito dal campo. “Sono ottimista per il suo recupero – ammette Chiellini – , ma sarebbe meglio non prendere certi calcioni. La situazione poteva essere gestita meglio. All’inizio c’è stata una vera e propria intimidazione nei nostri confronti, ma spero che tutto possa andare per il meglio e che Paulo possa essere in campo mercoledì”.
Infine, la celebrazione di Allegri e delle sue intuizioni, come ha già fatto Gianluigi Buffon: “Il mister ha sempre vissuto di queste intuizioni, che siano dall’inizio o a partita in corso. Credo sia un allenatore che, su queste percezioni, abbia costruito un notevole valore aggiunto della propria carriera. Il cambio di modulo è paragonabile al cambio Alex Sandro-Dybala che nella passata stagione ci ha consentito di vincere partite decisive. Dopo Firenze è venuto da noi e ci ha detto: ‘Basta, ora ce la giochiamo con quattro punte e coinvolgiamo i migliori, vedrete che questo ci darà una mano anche in Europa’. E’ stato molto bravo a coinvolgerci, anche se ci ripete sempre che siamo noi a scendere in campo e vincere le partite. Da parte nostra, però, senza la sua guida e i suoi dettami, non riusciremmo ad arrivare fino in fondo”.