Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, è stato intervistato oggi da Sky Sport: al centro della chiacchierata, manco a dirlo, la partita di mercoledì prossimo al Bernabeu contro il Real Madrid. “Non vediamo l’ora che arrivi mercoledì sera – ammette il centrale toscano – Forse ci sono stati momenti anche più dispendiosi a livello emozionale come le ultime due settimane che precedettero il primo scudetto, visto che era parecchio che non vincevamo. Come prestigio però questa è sicuramente la più importante, anche perché io sono alla Juve da dieci anni e dall’ultima semifinale di Champions ne sono passati dodici…”.\r\n\r\nUn appuntamento con la storia, dunque, per la Vecchia Signora, che dopo aver conquistato lo scudetto con quattro settimane di anticipo, sogna ora di concludere la stagione nel migliore dei modi con qualche altro prestigioso traguardo.\r\n
Il nostro è stato un percorso in crescendo. Siamo maturati partita dopo partita – sottolinea ancora Chiellini – e aver superato prima gli ottavi e poi i quarti ci ha dato maggior consapevolezza. Non siamo mai stati così vicini all’obiettivo, ma mancano ancora 95 minuti durissimi, la finale è ancora lontana e servirà una partita super per raggiungerla.
\r\nAl Bernabeu servirà un’impresa: si gioca in casa dei campioni d’Europa in carica, che avranno dalla loro una fortissima spinta da parte del pubblico, oltre a disporre di una squadra stellare:\r\n
Quando giochi una semifinale di Champions, anche se hai vinto il trofeo l’anno prima “la fame” viene da sola. Il Real può forse sembrare meno “cattivo” di noi, ma questo dipende anche dal tipo di giocatori che ha: fuoriclasse che in un attimo possono cambiare il corso della partita, basti vedere come sono riusciti a rimontare contro il Valencia, in una gara in cui avrebbero potuto segnare otto, dieci gol. Noi dovremo limitarli e daremo il 110% per arrivare in finale. Lo stadio sarà tutto dalla loro parte e dovremo essere bravi noi a mettere pressione ai nostri avversari, che comunque sono giocatori esperti di livello internazionale e non si farebbero certo intimorire da qualche fischio del proprio pubblico. Sappiamo bene che non potremo giocare arroccati in difesa per difendere lo 0-0, ma che dovremo essere bravi a coprire e a ripartire. Al Bernabeu ho giocato due volte, speriamo che non vada come l’anno scorso, quando perdemmo e fui espulso, ma come la prima – conclude – , quando vincemmo con doppietta di Del Piero.
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