Chiave tattica Juventus-Nordsjaelland: conta solo la vittoria

Pochi giri di parole. Qui bisogna vincere, solo vincere. Alternative non ce ne sono, contano solo i tre punti.\r\n\r\nTatticamente che partita sarà?\r\nSarà una partita che la Juve dovrà fare sua fin dalle prime battute. Non dovrà però essere una Juve frenetica o una Juve che scenda in campo con la pressione di non farcela. Il Nordsjelland è una squadra\r\naltamente scorbutica che però gioca bene palla a terra. Niente drammi, niente confusione. Servono testa, cuore e gambe. Serve più delle altre la testa, abbinata a quella fame di vittoria che la Juve non ha\r\ncertamente perso ma che nell’ultimo periodo è stata un po’ riposta nell’armadio.\r\n\r\nLa vittoria serve per tantissimi motivi: non si è ancora vinto in Europa, battere i danesi è vitale per il prosieguo dell’avventura europea, vincere (magari con una prestazione convincente) cancellerebbe in qualche modo il brutto ko subito sabato a Torino dall’Inter.\r\n\r\nSarà ancora 3-5-2 con Buffon in porta, Barzagli-Bonucci-Chiellini nel pacchetto arretrato, Isla dovrebbe occupare la fascia destra in mezzo al campo con Vidal, Pirlo, Marchisio e Asamoah a completare il centrocampo. Nella zona nevralgica del campo i ragazzi di Conte dovranno surclassare Stockholm e compagni. La palla nei piedi la deve tenere la Juve e guai ad esporsi al contropiede danese che potrebbe\r\nessere letale.\r\n\r\nIn attacco sicuro Matri. Questa dev’essere la sua partita. Sembra ormai acclarato il fatto che la punta lombarda non si trovi a pieno agio nel modulo di gioco con cinque a centrocampo e due in attacco.\r\nPer esaltare le doti di Matri serviranno cross dalle fasce, triangolazioni con i vari Vidal, Marchisio e Isla. Matri deve essere messo nelle condizioni di poter fare male alla difesa danese, ma deve prendere consapevolezza anch’egli pienamente del ruolo che va a recitare. Rebus sulla sua spalla in attacco. Non ce ne voglia Giovinco, ma Matri-Quagliarella stasera è l’attacco migliore possibile per provare a scardinare la difesa dei vikinghi danesi. Giovinco deve crescere molto e un po’ di panchina non farebbe male al ragazzo che seppur impegnandosi dimostra ancora molta discontinuità.\r\n\r\nDunque tutti all’attacco, bisogna vincere in qualsiasi modo. Ma quei tre là dietro rimangano bloccati lì a  coprire la porta di Buffon. A fare goal ci penseranno altri, magari gli attaccanti che sono il vero tallone d’achille di questa Juve che vuole la prima sinfonia europea dopo tre tentativi andati a vuoto.