Che simpatico Abete: “Le sensazioni, il si dice, non bastano per punire qualcuno…”

Il Consiglio Federale ha deciso ieri di allargare le previsioni normative e di inasprire le sanzioni per il divieto di scommessa e l’obbligo di denuncia. Nel testo approvato dalla Figc si segnala la squalifica non inferiore a tre mesi e l’ammenda non inferiore a 15mila euro per i tesserati che scommettono direttamente o per interposta persona. La pena si inasprisce per chi altera in qualsiasi modo la classifica di un campionato. Sei mesi e trentamila euro per chi è a conoscenza ma non denuncia un illecito.\r\nIl presidente della FIGC Abete, ha poi voluto così commentare le decisioni del consiglio: “Noi ci siamo mossi su due aree di riferimento: rafforzare il sistema sanzionatorio, con l’obbligo di denuncia anche per le scommesse (articolo 6) e stiamo lavorando per rafforzare il quadro sanzionatorio per illecito sportivo collegato alle scommesse (articolo 7). Questo perché prima l’illecito sportivo era lo strumento della corruzione adesso la situazione si è modificata perché oggi l’obiettivo non è più l’illecito sportivo per ottenere un risultato ma per ottenere un guadagno economico”.\r\nEntrando nelle specifico, sulle indiscrezioni degli ultimi giorni, Abete ha poi dichiarato: “Per quel che riguarda la Serie A, che deve trovare riscontro nelle indagini che fanno fare queste riflessioni, rimango dell’idea che non si debba lavorare per sensazioni ma con documenti e atti – continua Abete -. La mia riflessione sull’attenzione del mostro in prima pagina non è isolata ma maggioritaria anche da parte di soggetti di varia sensibilità. Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione ben chiara: si stanno facendo gli interrogatori, Di Martino ha fornito tutta la documentazione per far lavorare la Procura federale, per dare un giudizio più complessivo morale bisogna capire qual è la dimensione del problema, se è limitata, come mi auguro. Il calcio non sta peggio nella media italiana, mi sembra che arresti e indagini avvengono in tutti i mondi senza entrare nel merito dei singoli settori, anche riferiti a soggetti istituzionali ben più importanti di tesserati di prima o seconda divisione”.\r\nRicapitoliamo: al momento sulla serie A ci sono solo sensazioni, si dice che, si pensa che, prove zero, quindi la federazione deve attendere gli interrogatori e tutto l’anbaradan dei magistrati, perché le intercettazioni non costituiscono prova. Non si possono dare penalizzazioni sportive in base ai titoli dei giornali e al sentimento popolare. Benissimo, bravo presidente! Peccato che solo 5 anni fa sbattendo il mostro in prima pagina e basandosi sui si dice che, c’era la sensazione che… si sia rovinata la vita a diverse persone e si sia mandata in serie B la più gloriosa società di calcio senza uno straccio di prova. Viva l’Italia!