Juve – Atalanta verrà probabilmente ricordata solo per la bella festa. La partita è stata un poco inutile anche se la Juve ci ha tenuto a non perderla. Da sottolineare Ronaldo peggiore in campo autore di almeno 4-5 passaggi sbagliati, che hanno causato ripartenze oltre ad essersi mangiato due gol abbastanza semplici per uno come lui, entrambi calciati in tribuna. Da segnalare ancora un bel Dybala tuttocampista motivato proprio nella giornata di addio ad Allegri. Non casuale direi. Ma che Dybala potesse giocare da vero numero 10 e non da 9 e mezzo si sapeva, purtroppo le motivazioni a volte fanno la differenza. Da sottolineare anche diversi battibecchi fra lui e Ronaldo segno forse di un rapporto con qualche scintilla, anche se nel finale su un contropiede dove entrambi si sono fatti tutti il campo di corsa si sono poi fermati a sorridere fra loro. Non mi spaventa che un giocatore abbia carattere. Anzi ben venga. Purché sia volto al bene della squadra.

A proposito di carattere era il giorno dell’addio di due grandi uomini e professionisti: Barzagli e Allegri. Curiosamente hanno in comune di esser arrivati fra lo scetticismo generale. Se poi Barzagli ha avuto modo di conquistare i tifosi con le sue prestazione, il suo esser combattente, la professionalità e la generosità, ad Allegri non è riuscita l’impresa di entrare nel cuore di tutti, nonostante tante vittorie. Ad Allegri è stato rimproverato sempre il gioco un poco a risparmio, figlio di una modalità italiana che spesso ha dato frutti, ma non sempre. Soprattutto in Europa non si è avuta quella consacrazione che forse la società meritava e chissà se questa mancanza è figlia poi tutta di Allegri o anche del fatto che ci si è trovati due avversari nettamente più forti. La controprova ce la darà la società che ha deciso di voltare pagina, come era giusto e come credo tutti ormai si aspettavano. Non saranno due sostituzioni facili né quella di Barzagli né tantomeno quella di Allegri.

La festa è stata bellissima, ci sono state anche le ragazze, bellissime e simpaticissime a cantare e ballare con noi sotto la curva. Altra vittoria della Juventus che sta costruendo con il calcio femminile qualcosa di importante e soprattutto lo fa prima di tutti. Grande festa per entrambi, Allegri e Barza che si è commosso più volte. Bello e appassionato il giro di campo. Belle le parole usate dal Presidente per lui. Bella la sostituzione con standing ovation di compagni e avversari. Non credo al mondo ci sia chi odi Barzagli e per un giocatore della Juve non è un fatto scontato. Il pubblico lo ha più volte acclamato. Anche per Allegri serata da ricordare e congedo da incorniciare. Con questa mossa dell’annuncio si è passati da tanti e tanti insulti immeritati e spesso imbeccati dai mass-media, a dimostrazioni di affetto e di stima oltre ogni più rosea previsione. Bravo Andrea Agnelli nei tempi e nei modi. Allegri ha salutato anche lui con giro di campo mettendosi più volte la mano al cuore. È stato bello davvero lasciarsi così. Se il mister merita le critiche per il lavoro che svolge, come è giusto che sia, l’uomo davvero merita solo applausi. Arrivato fra la diffidenza generale ha lavorato spesso a testa bassa senza mettersi sciarpe al collo o fare dichiarazioni d’amore “paraculesche”. Ha poi preso tante critiche che sono sconfinate negli insulti più beceri anche in questo finale di stagione eppure è rimasto più tranquillo possibile a fare il suo lavoro e non era facile per niente. Eccetto qualche screzio tipo quello con Adani che gli possiamo perdonare, davvero Allegri ha avuto sempre un comportamento quasi perfetto. Mi piace sottolineare come io dicessi che se fosse stato per il presidente questo matrimonio sarebbe continuato a dispetto dei santi, in quanto fra i due si è instaurato un rapporto sincero di profonda amicizia e questo lo ha detto lo stesso Agnelli in conferenza stampa. Sono stato uno dei pochi a sottolineare questo aspetto. Purtroppo o per fortuna il Presidente è prima di tutto un manager e deve ragionare da tale per cui anche lui si è reso conto che la scelta giusta fosse questa. A conclusione io credo che con Allegri sia un arrivederci e non un addio.

Quando Allegri si sarà stancato di allenare chissà che Andrea Agnelli noi gli proponga un ruolo in società. Ripeto se il bilancio come mister è abbastanza buono il bilancio sull’uomo Allegri è ottimo. Lo stesso Allegri ha detto di voler fare un esperienza all’estero e poi smettere dato che non avrebbe voglia di invecchiare in panchina. Chissà se quel giorno sarò stato buon profeta.

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