Inutile girarci attorno, la Juventus continua a giocare da cani e anche ieri sera contro il Milan è stata salvata da una giocata del singolo: il solito Ronaldo. Nonostante un netto predominio di possesso e numero di passaggi riusciti da parte dei campioni d’Italia, i rossoneri hanno confezionato moltissime palle gol in più. Nel primo tempo 3-4 occasioni nitide per il ‘Diavolo’ e un solo tiro per la Juve, al termine di un’iniziativa personale di Cuadrado. Nel secondo tempo è cambiato poco, con Buffon a salvare il risultato in almeno 2-3 occasioni e il tridente che dopo l’ingresso di Higuain non è riuscito ad andare al tiro nemmeno una volta nonostante il Milan fosse ridotto in 10 uomini.
Un pianto greco da troppe settimane e che dagli strenui difensori del mister (attenzione, va comunque sostenuto fino a quando sarà un nostro tesserato, ma non può essere esonerato da critiche) viene spiegato con la “scarsezza della rosa”. Si leggono su forum e social considerazioni a dir poco allucinanti, ovvero che “molti giocatori di questa Juve faticherebbero a trovare spazio nel Cagliari e quindi Sarri cosa può fare di più?”. Strano, perché l’anno scorso per il solo fatto che fosse arrivato Ronaldo si è detto per tutta la stagione che la Juventus l’avrebbe potuta allenare “il primo fesso che passa per strada” e che solo per colpa di Massimiliano Allegri non si sono vinte tutte le partite in goleada e non si è fatto il triplete.
Ci ha pensato Paratici, ieri sera, poco prima del calcio d’inizio di Milan-Juve a sottolineare cosa sia stato aggiunto ad una squadra che ha un parco giocatori con monte ingaggi da 300 milioni lordi. “Sono arrivati de Ligt e Demiral, due tra i più forti difensori al mondo (leader della difesa dell’Olanda il primo e leader della difesa della Turchia il secondo, ndr). Rabiot era un titolare del PSG, Ramsey un pilastro dell’Arsenal…”. Insomma, il responsabile dell’area tecnica ci ha voluto dire che non è possibile che ad una rosa che doveva vincere tutto siano stati aggiunti i primi che passavano per strada.
Eppure, soprattutto a centrocampo, secondo la vulgata, questa Juve è molto carente e di più di questo non si può fare. Siete davvero sicuri? Allora facciamo un giochino e confrontiamo la mediana attuale con quella che ci ha portato nella stagione 2016-2017 alla finale di Cardiff:
Pjanic → Pjanic
Khedira → Khedira
Marchisio (con problemi al ginocchio e a mezzo servizio) → Ramsey
Hernanes (poi Rincon) → Bentancur
Sturaro → Matuidi
Lemina → Rabiot
Numericamente avevamo un elemento in più in mediana in quella stagione, ma le alternative a Pjanic e Khedira, che si sono sobbarcati tutto il peso del centrocampo a due (si giocava con il 4-2-3-1), erano davvero di bassa qualità. Oggi, oltre al bosniaco e al tedesco, Sarri ha a disposizione il capitano della nazionale gallese, che con l’Arsenal dava un importante apporto in termini realizzativi e di assist, un nazionale francese che ha vinto il campionato del Mondo da titolare, un altro francese che con il PSG qualche titolo nazionale lo ha vinto, il leader indiscusso del centrocampo dell’Uruguay… Qui le cose sono due: o la dirigenza ha sbagliato completamente tutto, facendo crescere il monte ingaggi a dismisura per elementi non all’altezza, ma pubblicamente Paratici deve continuare a difendere il proprio lavoro. Oppure tanti elementi stanno rendendo molto al di sotto delle loro qualità e in questo caso le risposte deve darcele l’allenatore.