C’è Juve oltre Mandzukic

Allegri schiera un modulo più offensivo contro il Chievo, la squadra si conferma in salute anche senza i due playmaker Pjanic e Bonucci

Nel posticipo della prima giornata di ritorno la Juventus ha battuto con grande tranquillità il Chievo ultimo in classifica, come era ampiamente prevedibile. La squadra di Di Carlo ha giocato una partita gagliarda, ma si è dovuta arrendere alla maggiore qualità e tasso tecnico della Juventus, che come di consueto ha fatto valere la legge dell’Allianz Stadium. È stata per molti versi una Juventus inedita e quindi diversa dal solito. A causa delle assenze per infortunio e di un piccolo turnover, Allegri ha dovuto schierare la formazione con le pedine che aveva. Detto che la rosa consente al mister una grandissima scelta e varietà di soluzioni, si è scesi in campo con un modulo per lo meno squilibrato. Almeno per quello che ci ha abituato il calcio nostrani. Quattro attaccanti in campo Douglas Costa Bernardeschi Dybala e Ronaldo, di cui due usati come esterni in un centro campo inedito con Matuidi e Can centrali. Un modulo 442 che somigliava più a un 4411 con Dybala che ha continuato a giocare da rifinitore nonostante l’opportunità di poter giocare affianco di Cristiano Ronaldo forse nel tentativo di dare più equilibrio e disciplina tattica alla squadra. Ne è venuta fuori una squadra piacevole da vedere con un grandissimo palleggio e ottime doti tecniche. Chiaramente si è giocato più palla terra cercando di sfruttare le accelerate e i dribbling dei vari giocolieri.

A fronte di un minore equilibrio tattico che è parso evidente, è mancata la profindità che dà la presenza dibun centravanti vero e la possibilità di cercare questi con le palle lunghe e alte. Si è agevolato il gioco corale. Inoltre, quando la squadra attaccava il modulo sembrava diventare più un 424 che un 442. Si è avuta l’impressione di una squadra con un assetto più offensivo e/o per certi versi europeo. Le soluzioni al solito sono tante, non che mancassero altre volte. Emblematico è il gol del raddoppio quando prima di arrivare alla conclusione in porta di Emre Can la Juventus ha effettuato 28 passaggi consecutivi.

Ronaldo in campo con ansia

Ovviamente, non sono state tutte rose e fiori senza Mandzukic. Ronaldo da punta centrale sembra aver patito qualcosa di troppo, nonostante diverse occasioni da gol create. Forse in ansia per il rigore sbagliato (grande parata di Sorrentino) o per il viaggio in Spagna che dovrà affrontare oggi dove lo aspetta il fisco, non ha offerto la solita grande prestazione. Ovviamente il titolo del pezzo è una provocazione sulla imprescindibilità dell’attaccante croato, ma in verità è che ieri mancavano anche due playmaker come Pjanic e Bonucci, due giocatori cui il mister Allegri pare non voler mai rinunciare.

La Juventus nonostante ció ha vinto bene e a tratti ha mostrato un gioco piacevole, non rischiando quasi nulla se non un tiro e un colpo di testa di Meggiorini ben controllati da Perin. Aldilà delle provocazioni come da titolo, l’impressione è che la squadra non prescinda da nessuno e ha tante soluzioni tattiche, di cui alcune ancora inesplorate. Una nota di merito particolare per Douglas Costa e Bernardeschi finalmente redivivi. Per Dybala che ha giocato una partita in cui a toccato centinaia di palloni come mai accaduto prima e li ha tutti giocati bene. Per Emre Can che oltre al gol ha mostrato una prepotenza fisica non indifferente. La Juve comincia bene il girone di ritorno e continua ad avere un margine importante sul Napoli. Domenica ci sarà la Lazio, ma la squadra nonostante numerosi infortuni, pare essere in salute.