Cda Juventus: rosso a 119 milioni, crolla l’indebitamento finanziario netto

Il Cda della Juventus ha approvato il bilancio del primo semestre per la stagione 2021-2022: i primi effetti dell’aumento di capitale

Il Consiglio d’Amministrazione della Juventus ha approvato oggi il bilancio del primo semestre per la stagione 2021-2022, chiuso lo scorso 31 dicembre. Il rosso si attesta sui 119 milioni, rispetto ai 113,7 milioni dei primi sei mesi dell’esercizio precedente. Crolla l’indebitamento finanziario netto a seguito dell’aumento di capitale. Di seguito il comunicato completo:

“Per una corretta interpretazione dei dati – si legge – si segnala che il perdurare dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure imposte da parte delle Autorità hanno penalizzato in modo significativo – come per tutte le società del settore – sia i risultati del primo semestre dell’esercizio 2021/2022 che quelli dell’esercizio precedente. La pandemia ha influenzato in misura principale – direttamente e indirettamente – i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e i proventi da gestioni diritti calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria. L’andamento economico del Gruppo è caratterizzato da una forte stagionalità, tipica del settore di attività, determinata essenzialmente dalla partecipazione alle competizioni sportive, dal calendario degli eventi sportivi e dalla Campagna Trasferimenti dei calciatori. Il primo semestre dell’esercizio 2021/2022 chiude con una perdita consolidata di € 119 milioni, in moderato incremento rispetto alla perdita di € 113,7 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, l’incremento della perdita è imputabile a minori ricavi per € 35,2 milioni, correlati soprattutto a minori proventi per diritti radiotelevisivi (€ 38,8 milioni); tale voce beneficiava nel primo semestre dell’esercizio precedente anche del maggior numero di partite del Campionato di Serie A e di UEFA Champions League disputate nel periodo. L’effetto negativo sopra citato è stato in parte compensato da maggiori ricavi da gare, in incremento di € 8 milioni grazie alla parziale riapertura dello stadio, e da minori costi operativi per € 21 milioni. Il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2021 è pari a € 303,4 milioni, in significativo incremento rispetto al saldo di € 28,4 milioni del 30 giugno 2021, a seguito del completamento dell’operazione di aumento di capitale; tale operazione, descritta in sezione successiva, ha generato un incremento del patrimonio netto di € 394 milioni (al netto dei relativi costi), in parte compensato dal risultato del semestre (€ -119 milioni).
L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 ammonta a € 78,6 milioni, in riduzione di € 310,6 milioni rispetto al dato al 30 giugno 2021 (€ 389,2 milioni) a seguito dell’aumento di capitale, i cui effetti sono stati in parte compensati dai flussi negativi della gestione operativa (€ -27,6 milioni), dai pagamenti legati alle Campagne Trasferimenti (€ -47,9 milioni netti), dagli investimenti in altre immobilizzazioni (€ -1,3 milioni netti) e dai flussi da attività finanziaria (€ -6,6 milioni)”.

Il comunicato sul caso plusvalenze

Quanto al caso plusvalenze, inoltre, la Juventus fa sapere al termine del Cda:

“In data 26 novembre 2021 e 1° dicembre 2021 – recita il comunicato ufficiale – sono stati notificati alla Società, tramite gli Ufficiali di P.G. della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, decreti di perquisizione e sequestro e in tali date l’Emittente ha avuto notizia dell’esistenza di un’indagine da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nei confronti della Società stessa nonché di alcuni suoi esponenti attuali e passati, in merito alla voce “Proventi da gestione diritti calciatori” iscritta nei bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 per i reati di cui all’art. 2622 cod. civ. (False comunicazioni sociali delle società quotate) e all’art. 8 del D.Lgs. n. 74/2000 (Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) e, per quanto attiene alla Società, per l’illecito previsto dagli artt. 5 (Responsabilità dell’ente) e 25-ter (Reati societari) del D.Lgs. n. 231/2001.

L’indagine avviata da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino è in corso, essendone stati prorogati i termini, e il decreto di perquisizione e sequestro riguarda ipotesi di reato allo stato in fase investigativa. Ad oggi non risulta notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis c.p.p. Come già comunicato dalla Società in data 27 novembre 2021, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato”.