Cavani apre alla cessione: la Juventus dietro l’angolo

Edinson Cavani apre alla possibilità di lasciare il Paris Saint Germain e la Juventus inizia a crederci davvero

Edinson Cavani apre alla possibilità di lasciare il Paris Saint Germain e la Juventus inizia a crederci davvero. Il centravanti uruguayano, con un passato in Italia (Palermo e Napoli), potrebbe lasciare la Francia e la Ligue 1 a fine stagione. Complice anche una posizione in campo che non lo gratifica molto, vista la presenza di un certo Zlatan Ibrahimovic, che lo costringe a defilarsi e a stare lontano dalla porta. Dopo essere stato acquistato dai parigini per 64 milioni di euro quando vestiva la maglia del Napoli, Cavani ha aperto alla cessione parlando in un’intervista concessa nel giorno di Pasqua all’emittente Canal Plus:\r\n

Per ora penso solo a finire bene la stagione qui e a dare il mio meglio per il club che mi paga. Dico la verità, a Parigi sto bene ma nel calcio non si sa mai cosa può accadere in futuro.

\r\nLa Juventus, che in estate potrebbe avere a disposizione un tesoretto importante derivante dagli introiti della Champions League e di qualche cessione eccellente (Pogba?), lo segue con molta attenzione: Cavani fa parte di una lista di top player per l’attacco, nella quale ci sono anche Falcao, Dybala ed Edin Dzeko. Il dg bianconero Beppe Marotta si catapulterà sul giocatore che rappresenterà il miglior affare dal punto di vista economico e sportivo. Cavani ha 28 anni e un contratto in scadenza nel 2018: attualmente è valutato almeno 50 milioni di euro ed ha uno stipendio annuale fuori dalla portata dei campioni d’Italia.\r\n\r\nAffinché l’affare si concretizzi, dunque, dovrebbe esserci uno sconto sia dal PSG, sia dal giocatore. Intanto, Cavani chiarisce alcuni aspetti del rapporto con Ibrahimovic:\r\n

C’è rispetto reciproco anche se non posso essere un amico di tutti. È faticoso dover rispondere sempre alla stessa domanda. Ognuno ha il proprio modo di vivere, ognuno si costruisce il proprio personaggio. Siamo calciatori che giocano per la stessa squadra e quando questo accade si deve sempre avere il rispetto reciproco. Ibra è un giocatore fondamentale per noi e sarà determinante in questo finale di stagione così difficile per noi. Le mie prestazioni? Ho attraversato momenti personali piuttosto difficili ma il club mi ha sempre protetto come i tifosi che non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Il mio futuro? Qui sto bene – conclude – ma nel calcio non si sa mai…

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